Laura è morta dopo tre settimane d’agonia. Laura era capo del governo di un comune italiano, perciò Laura era organo locale dello Stato, ossia ufficiale di Governo italiano. Che si stia parlando di Comune con poco più di 14mila cittadini ha nessuna rilevanza perché quando si è “capi di governo, dunque organi ufficiali dello Stato” i numeri non fanno testo! Laura Prati, moglie di Giuseppe e madre di Alessia e Massimo, era il sindaco di Cardano al Campo. E’stata ammazzata da un “suo” vigile che lei aveva sospeso nel momento in cui fu condannato per truffa e peculato.
Laura, a differenza degli (ampiamente) scortati governanti romani che per sospendere il delinquente di turno hanno “bisogno” di maggioranza (inciuciata o fine a se stessa in certi casi pari sono) ha agito secondo naturale legge morale che nulla c’entra e mai c’entrata con inciuci e/o “cosìèsevipare”. A differenza di quelli (è doveroso riferirlo per i più materialisti!) Laura era stipendiata come “impiegato di prima categoria” (quando va bene: 1500/2000 netti il mese) mica con stipendi e lussi per organi parlamentari riservati a ciascuno dei romani quellilà a capo di un bel niente, ma che ciò nonostante dettano leggi nazionali!
Laura Prati, organo locale dello Stato, morendo ammazzata ha lasciato detto di donare i suoi organi personali. Con quelli ridarà vita a coloro che la stavano perdendo.
Questa Donna dunque non solo ha saputo in vita concretizzare l’autentico significante dell’essere organo ufficiale di Governo in persona d’anche “solo” 14mila cittadini, ma in sua morte ha proseguito a servire in proprio. Grandissima Laura!
Allo s(S)tato dei fatti perciò tutti gli altri (suoi colleghi) che ne rappresentano ben 60milioni, hanno senz’altro di che vergognarsi…