Berlusconi è l’effettivo titolare delle sue aziende.
Sembra una banalità, ma c’è voluta l’analisi della recente sentenza di condanna in appello per frode fiscale per chiudere il varco che per anni ha consentito a Berlusconi di evitare la sua ineleggibilità, in quanto concessionario dello Stato di autorizzazioni (televisive) di notevole entità.
In passato, infatti, Berlusconi aveva sempre aggirato il divieto posto dalla legge 361 del 1957 sostenendo che la guida delle sue aziende fosse nelle mani del presidente Confalonieri e che lui non decidesse nulla.
Una balla non meno spudorata della “nipote di Mubarak”, eppure per anni assecondata da molti politici – soprattutto del PD – che anche recentemente – e diabolicamente – hanno perseverato nella loro convinzione di non voler smentire.
Questa settimana il nodo dell’ineleggibilità arriverà al pettine.
Chiediamo ai parlamentari di PD M5S e Sel di ripristinare la legalità e dichiarare ineleggibile Berlusconi.
Chiediamo di chiudere la lunga stagione di ipocrisia e di “appoggio esterno” al berlusconismo, che ha fortemente minato la libertà e il pluralismo dei media.
E quindi, della democrazia.