LAssociazione Stampa Romana e la Slc-Cgil di Latina e Frosinone esprimono profonda preoccupazione per le notizie che riguardano la Effe cooperativa, che edita la Provincia Quotidiano di Latina e Frosinone. La Guardia di Finanza di Frosinone, infatti, ha emesso un comunicato in cui, tra laltro afferma: Si è così potuto accertare che la cooperativa ciociara investigata, a fronte di talune prestazioni pubblicitarie o della pubblicazione di alcuni eventi, obbligava chi beneficiava di tale prestazione ad acquistare un certo numero di giornali, per fare in modo che la ´tiratura´ del quotidiano potesse raggiungere e superare la soglia prevista dalla legge. In tal modo si conseguiva anche il risultato di abbattere i ricavi derivanti dalla pubblicità fino a ricondurli entro i limiti stabiliti dalla legge´´ (AdnKronos).
Sempre lagenzia che rilancia il comunicato della Gdf, afferma: I 4 responsabili del reato di truffa ai danni dello Stato sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica che ha proposto il sequestro preventivo di beni in valore equivalente al profitto del reato ed il competente Gip del Tribunale di Frosinone ha emanato un provvedimento cautelare su una somma di denaro (5milioni di euro), la cui esecuzione e´ stata curata dalle Fiamme Gialle del capoluogo ciociaro.
Sarà la magistratura a fare luce sulla vicenda affermano i sindacati dei giornalisti e poligrafici quello che è certo è che questa situazione è stata generata da un inqualificabile comportamento dei dirigenti della cooperativa. Non è mai stato prodotto, per esempio, uno straccio di piano editoriale in grado di far crescere la testata e utilizzare il contributo pubblico per il suo vero scopo, cioè sostenere leditoria locale e non mantenere in vita prodotti che hanno altri scopi da quello di informare correttamente i cittadini delle due province.
Ora quello che non possiamo accettare – concludono i sindacati è che il peso degli errori della dirigenza e la crisi in atto, siano pagate dai lavoratori, che hanno già dato con un pesante contratto di solidarietà di un anno. Asr e Cgil-Slc chiedono che nellincontro richiesto alla regione Lazio lazienda metta finalmente e trasparentemente sul tavolo tutte le carte e si faccia carico di una situazione che penalizza decine di lavoratori.