E’ di 16 morti e 200 feriti il bilancio degli scontri avvenuti vicino all’Universita’ del Cairo. Esercito pronto ad intervenire.
Articolo di: NEAR EAST NEWS AGENCY
Sono drammatiche le notizie che giungono dal Cairo. Sono già 16 i morti e 200 i feriti degli scontri tra oppositori e seguaci di Mohammed Morsi scoppiati davanti all’Università dopo il discorso alla nazione pronunciato dal presidente egiziano.
Nelle strade si sono visti anche civili armati e l’Esercito sembra sul punto di scendere in campo dopo che il Consiglio Supremo delle Forze Armate egiziane ha scritto sulla sua pagina Facebook che “è pronto a difendere il popolo dell’Egitto contro i terroristi, gli estremisti e i pazzi”.
Morsi ha usato toni forti la scorsa notte con le piazze del Paese colme di manifestanti dei due schieramenti opposto. Davanti alle telecamere della tv di stato ha detto che non lascerà il suo incarico e che difenderà il risultato delle elezioni che lo hanno portato al potere.
Poi ha promesso un esecutivo di unità nazionale e la formazione di un comitato per emendare la Costituzione in modo da preparare le elezioni nel giro di sei mesi.
Ha quindi esortato alle Forze Armate a non violare la legittimità e a ritirare l’ultimatum che gli hanno dato fino a questo pomeriggio per risolvere la crisi. “Non c’e’ alcun surrogato per la Costituzione e la legittimita’ giuridica”, ha affermato. Il popolo, ha ribadito, “mi ha scelto”. Le elezioni del giugno 2012 in cui risulto’ vincitore furono “libere” e “rappresentative della volonta’ popolare”.
Infine ha chiesto al popolo egiziano di evitare ogni violenza. Nelle ore successive invece sono scoppiati scontri durissimi, in non pochi casi innescati proprio dai Fratelli musulmani suoi sostenitori.
Da perlapace.it