Questa la domanda che ci ha posto un vecchio amico, mentre ascoltavamo le parole di Francesco a Lampedusa. Non vi è dubbio che i vecchi vizi, specchio di un modo di essere e di pensare, non spariranno, oppure si ripresenteranno in forme più subdole. Eppure il gesto di ieri, anche per i non credenti, è stato salutare, perché ha rimesso al centro dei cuori, delle menti, della politica e dei media, temi e persone che, in questo ventennio, erano state confinate ai margini delle periferie, anche di quelle televisive.
Quelle immagini e quelle parole arrivate da Lampedusa, sono state anche un premio per chi, in questi anni, ha tentato di contrastare il pensiero dominante, l’esclusione sociale, il razzismo, l’uso dei ” Clandestini” per alimentare le industrie della paura e catturare consensi e voti. Tra queste persone e questi movimenti ci siamo anche noi di articolo 21 che, insieme alla Tavola della Pace, a Libera Informazione, alla Fnsi, all’Usigrai, a tanti altri, stiamo combattendo una battaglia culturale per favorire l’emersione dal ” Buio mediatico e politico” degli Invisibili, intesi come mondi, temi,persone, spesso abbandonate alla loro solitudine, ritenute indegne di una corretta rappresentazione ed auto rappresentazione anche dal punto di vista della comunicazione.
“Ti Illumino di più” era ed è il titolo di un progetto lanciato dalla Rocca di Assisi, al termine dell’ultima Marcia per la pace, insieme a Flavio Lotti, infaticabile promotore di tanti eventi di pace e di dialogo. Dopo la giornata di Lampedusa raddoppieremo gli sforzi, affinché le Lampedusa del mondo non tornino ad affondare e gli uomini e le donne, non siano considerate merce sgradita e sgradevole.
Per questo abbiamo accolto con grande favore la disponibilità, qui manifestata dal direttore della Sala Stampa del Sacro convento di Assisi, Padre Enzo Fortunato, a copromuovere un appuntamento dedicato proprio al ruolo dei servizi pubblici nel favorire la inclusione sociale, anche attraverso la inclusione mediatica. E altrettanto importante è l’adesione giunta dal segretario della Fnsi Franco Siddi.
Vorrei, infine, assicurare il vecchio e perplesso amico: per quanto ci riguarda per noi saranno sempre migranti, e mai clandestini, perché la dignità delle persone non è un bene contrattabile, mai e comunque.