I dopo sbronza sono momenti delicati. Charles Bukowski li ha raccontati cosi’ bene da rendere esperti anche noi che non beviamo o quasi. Ma in una terra dove l’alcool e’ bandito e per bere uno spumante devi adattarti a una specie di gassosa al gusto d’aranciata, la sbronza finita e’ un segnale importante: potrebbe essere contagioso. Il piccolo, iracondo e radioattivo Ahmadinejad e’ stato battuto dal moderato Hassan Rohani. L’Iran non vuole piu’ essere il nemico ringhioso di questi ultimi anni, o almeno cosi’ sembrerebbe. Non vuole piu’, me lo auguro di cuore, essere il paese dei VoPos in motocicletta che sprangano, inseguono e uccidono chi chiede un paese moderno? Il piccoletto dal sorriso furbo e cattivo, quello col giubbotto chiaro da turista a Lourdes, non somiglia a tanti altri iracondi idioti che hanno impestato le politiche mondiali ed europee degli ultimi anni, ricordate? Qualcuno ce l’avevamo anche noi. Forse di fronte a tante crisi spalmate su mondi vecchi e un tempo solidi e mondi nuovi, ieri fragili oggi in delicatrrimonta, la fase della protesta fine a se stessa sta tramontando. “Era ora”. Sii può dire restando affezionati a leggi, futuro e solidarietà? Sempr nella storia viene “la volta” di quelli che possono anche ragionare. Nel XX secolo ci volevano morti a milioni, oggi ci possiamo accontentare delle nuove povertà? Di chi si ammazza perché non puo’ permettersi il lusso di pagare tasse e debiti? “Troppo spesso la saggezza e’ solamente la prudenza piu’ stagnante” cantava Battisti, Lucio naturalmente, negli anni ’70 quando tutto, anche le pallottole, sembrava a portata di mano. Non per contraddirlo ma serve andare a tavoletta contro un muro? Pensate che magnifico contagio sarebbe un vento di ragioni confrontate che soffia dall’Iran. Loro nonavevano praticamente piu’ scelta. Anni di nemici messi in fila e di sanzioni conquistate hanno reso il paese del petrolio dipendente proprio sull’energia, ospedali balzati indietro di vent’anni per medicinali e tecnologie, un tasso di disoccupazione rampante, una rivoluzione Khomeinista monca. Al solito tutto l’occidente apre il canale della fiducia in “bianco” davanti al nuovo leader e il nostro ministro degli Esteri Emma Bonino ha ragione a dire “non lasciamolo solo”. Tornare nelle mani degli arringapopoli da strapazzo e’ un attimo. Intanto a casa nostra i “grilletti” stanno per scattare contro il loro leader, il comico che non fa piu’ ridere mi sembra sbiadito come quel piccoletto con il giubbotto beige, quello che ricorda uno in visita a Lourdes. Forse farebbe bene anche Il “nostro” a farci un giro.