Comitato- parlamentare- per- la- sicurezza- della- Repubblica. Dite la verità: anche a voi l’espressione suscita un che di timor/soggezione reverenziale? Si riferisce all’istituzione principale per garantirci sicurezza e protezione nazionale, mica pizza e fichi, tarallucci e vini eh? Roba che se s’è un po’ distratti, si corrono rischi irreversibili per lo stato di pace (e diritto) in cui stiamo ora. Sì, ebbene? Ebbene, quel comitato lì (che è poi il Copasir, ma come acronimo perde la forte botta impattante del significato esteso) pare proprio che vada alla Lega. Alla Lega?! Quella formazione politica, aka “romaladrona”, nota per desiderio d’imbracciar fucili, nettarsi le pudende col tricolore per non parlare dello sporco negher, dell’affondar per gioco il clandestino e per davvero dargli fuoco? Quella che le extraordinary rendition sono ovvie per quanto meglio sarebbe sotto l’aspetto psicologico definirle decisamente ordinary? Sì quella.
A fronte di ‘sta (toccante) news che volete sia mai che il comitato per vigilanza Rai vada a Grillo (pardon M5S: Fico) come da sua perentoria richiesta? Per chi ha, infatti, sempre sostenuto che il servizio pubblico non deve e non può essere controllato dai partiti (se c’era anche solo un punto in cui ci trovavamo d’accordo era proprio questo) il pretendere ora d’essere il primo a controllarlo è solo apoteosi da voltagabbana, ma non è una novità ché a quella ci siamo abituati. Ben diverso invece è per il Copasir ché, se finora per i fatti “maleodoranti” ci hanno abituato ad accettare l’anteposizione (e imposizione) del segreto di Stato non vorremmo trovarci in futuro ad essere costretti accettare lo Stato segreto.