Il mondo dei giornalisti minacciati ed isolati e le proposte della commissione parlamentare antimafia
Nel 2012 la Commissione Parlamentare Antimafia ha fatto un’indagine sui giornalisti minacciati in Italia. Ne ha convocati una decina, ha raccolto opinioni e proposte dei dirigenti della FNSI, dell’Ordine dei Giornalisti e delle sue articolazioni regionali, ha acquisito e analizzato i dati e le proposte di Ossigeno per l’Informazione.
L’interruzione anticipata della XVI Legislatura ha imposto di chiudere l’indagine rinviandone il prosieguo a quella successiva, nata con le elezioni politiche del 26 febbraio 2013, alla quale a conclusione dei lavori, la Commissione Antimafia ha idealmente consegnato il testimone con indicazioni inserite nella Relazione Finale.
L’Antimafia ha formulato a Governo e Parlamento alcune precise richieste di iniziative da assumere e di questioni da approfondire per assicurare una protezione più adeguata e più estesa del lavoro giornalistico di cronaca e di inchiesta, in particolare a favore dei giornalisti che nelle regioni del Mezzogiorno si occupano di criminalità organizzata.
Questo dossier riassume i problemi individuati e le principali proposte formulate. Dice, fra l’altro, che gli assetti editoriali in alcune regioni sono apparsi preoccupanti e meritevoli di attenzione del Governo. Il quadro del giornalismo minacciato ed intimidito che emerso dalle risposte date dai protagonisti alle domande dei commissari dell’Antimafia è descritto in tre brevi saggi.
L’Appendice consente di leggere integralmente il capitolo della Relazione Finale dedicata alla questione e la trascrizione delle venti audizioni che si sono svolte tra il 4 febbraio e l8 novembre 2012.
Con questo dossier Ossigeno vuole contribuire a diffondere la consapevolezza della censura violenta e dell’informazione oscurata, un fenomeno molto diffuso in Italia.
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