Dimmi come tratti il dissidente e ti dirò quanto sei prepotente. Da come un partito tratta il proprio dissenso interno si vede quale progetto di democrazia abbia per il Paese.
Con il “processo Gambaro” oggi sapremo se i parlamentari del M5S accettano chi critica il Capo o se questo comportamento è ritenuto un oltraggio blasfemo degno di ostracismo. Mi hanno sempre disgustato le sante inquisizioni e l’esaltazione acritica dei leader.
Perché questo atteggiamento è incompatibile con la libertà del pensiero politico, che la Gambaro ha argomentato in modo aperto.
Se viene espulsa, per il Movimento è la certificazione del declino autoreferenziale emerso nelle ultime elezioni.
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