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Mercoledì 19 a Roma la tavola rotonda: Cinquant’anni dopo l’ingresso delle donne in Magistratura

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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 giugno 2013 ore 16.30
Sala del Refettorio Biblioteca della Camera dei deputati.
Via del Seminario, 76

L’Associazione L’ORO DELLE DONNE
Presenta
femeNews
donne che fanno rete e notizia in Italia e nel mondo
Tavola Rotonda
Cinquant’anni dopo l’ingresso delle donne in Magistratura

“La Giudice” e le altre, donne in Magistratura Politica e Informazione

Il libro di Paola Di Nicola “La Giudice” già nella sua apparente infrazione grammaticale è una forte provocazione per una istituzione, la magistratura, secolare tempio del potere maschile ma che non lo è più da 50 anni, quando la legge n. 66 aprì per la prima volta le porte alle donne, fino ad allora escluse.
La storia di Paola può essere paradigma di quella di tutte le altre che ormai numerose sono presenti in politica e nell’informazione. Il percorso è comune trattandosi di contesti tutti orditi da poteri esclusivamente maschili fino a prima del loro ingresso.
Racconta il disagio di diventare uomo con un corpo di donna perché i modelli di riferimento esistenti sono solo maschili. La fatica di sopportare ambienti intrisi di pregiudizi, stereotipi, sguardi, occhiate, battute condiscendenti, l’impulso a fare di più per essere riconosciute, nonostante donne, e poi l’impegno a costruire e giungere alla consapevolezza del valore del proprio diverso punto di vista, quello femminile, nell’interpretazione giuridica, nelle sentenze e nelle aule dei tribunali, non più celato da una toga che”traveste e nasconde. Quell’apparentemente banale articolo determinativo -“LA”- attraverso il quale decide alla fine di firmarsi nelle sentenze, vuole raccontare i desideri, le lotte e le conquiste di generazioni di donne.
Questo processo di disvelamento e riconoscimento della propria identità di donna è stato forse più impellente che in altri ambiti professionali, perché la svalorizzazione di genere poteva incrinare l’autorevolezza dell’istituzione, la giurisdizione, l’alta funzione del giudicare in cui l’esercizio del potere è più tangibile che in altri.
C’è da chiedersi se questo passaggio delle donne dall’assenza o quasi-assenza alla presenza massiccia di oggi con il 46% in Magistratura (dati del 2012), al 31% in Parlamento (Politiche 2013) e quasi al 40% (dati Inpgi 2010) nelle redazioni stia avvenendo senza lasciare segno nelle sentenze, nei tribunali, nelle aule parlamentari, così come nelle redazioni e in generale nei media. E come è possibile disarticolare il pregiudizio ancora forte e subdolo, che impedisce alle donne di infrangere il soffitto di cristallo e accedere in modo paritario alle posizioni di vertice.
E ancora, come e se questa soggettività femminile, abbia cambiato, cambierà o non cambierà i settori nevralgici di questo Paese. Su questo tema si dibatterà nel corso dell”incontro “”La Giudice”” e le altre, donne in Magistratura Politica e Informazione, in programma a Roma il prossimo 19 giugno 2013.


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