In nome del popolo italiano!

0 0

Sette anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Naturalmente si leggeranno le motivazioni, ma al di là dell’istruttoria, di ciò che è stato reso pubblico (più di ciò che è stato commentato seriamente o solo per vendere gossip e scoop), delle requisitorie di parte, in ogni caso del pregresso, oggi finalmente ci possiamo rendere veramente conto, data la pena, di quanto sono gravi i reati per cui l’ex presidente del Consiglio è stato condannato. Certo ci saranno altri due gradi di giudizio, ma al momento questo è stato accertato (in tal senso sono anche stati inviati alla Procura della Repubblica i verbali d’alcune deposizioni affinché, se del caso, si ravvedano estremi di falsa testimonianza): concussione per costrizione e prostituzione minorile.

Sta succedendo un fatto strano… A parte i soliti noti che da sempre preferiscono insultare i magistrati a prescindere, dal che considerano i processi a carico del lorocaroleader accanimento, complotto, destabilizzazione della democrazia e così (incresciosamente) in crescendo, ebbene da che è uscita la sentenza già si orecchiano commenti sull’elevatissima pena, sul dubbio che se non fosse stato quello l’imputato, sarebbe stata inferiore e via così andare…

Ma perché siamo fatti così? Ma quando accadrà che questo Paese riuscirà finalmente a fare propria la natura delle cose, a scindere ben distintamente, piantando paletti ben fermi e invalicabili, la naturale discrezione tra il “bene” e il “male” stabilito dall’unico ordine laico che al momento possiamo possedere, ovvero lo stato di diritto che noi popolo italiano abbiamo conquistato?!


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21