Il 5 luglio alle 19 presentazione presso il bar Italia Libera di Torino, sottratto alle famiglie mafiose piemontesi del libro-inchiesta di Claudio Cordova su intrighi e affari a Reggio Calabria (Laruffa Editore)
Un luogo-simbolo per le cosche, nel corso della gestione di Peppe Catalano, morto suicida, così come il figlio, che lo seguirà nel tragico destino alcuni mesi dopo. In quel bar si sono decise le strategie più importanti della ‘ndrangheta torinese, da sempre in stretto collegamento con la “base” in Calabria. Proprio all’apertura del nuovo corso di legalità, la presentazione del libro di Cordova sarà l’occasione per discutere del “Sistema ‘ndrangheta” dalla Calabria al Piemonte, anche alla luce delle risultanze investigative dell’inchiesta Minotauro. “Il Sistema Reggio”, infatti, è un’inchiesta unica su quella che, in maniera unanime, viene definita “la capitale della ‘ndrangheta”. A partire dagli anni 2000 si sarebbero create le condizioni politiche, mafiose ed economiche perchè Reggio Calabria venisse, di fatto, inglobata dalla stessa logica dell’armonia e dell’accordo. Cordova – da giornalista attivo in città da anni – mette insieme un’opera unitaria in cui non viene risparmiato alcun settore della vita sociale reggina, portando alla luce una lunga serie di manovre oscure su cui si poggerebbe lo status quo cittadino. “Il Sistema Reggio” è una fotografia di quella che è diventata la città dal2000, inun momento delicatissimo per la sua storia, all’indomani dello scioglimento del Comune per contiguità con la ‘ndrangheta.
L’incontro si terrà dunque a partire dalle 19 del prossimo 5 luglio. A dialogare con l’autore sarà il giornalista de “La Stampa” e di “Narcomafie”, Giuseppe Legato, da anni attivo con la sua opera di racconto e di riflessione su quelle che sono le dinamiche criminali torinesi. A seguire sarà possibile degustare un’apericena al costo di 8 euro, mentre dalle 21 le parole lasceranno il posto alla musica.
Dalla prefazione del libro, del giornalista e scrittore Antonino Monteleone:
E se lo specchio attraverso cui questa città si è guardata negli ultimi trent’anni fosse stato uno specchio distorto, alterato? E se alla rettitudine di cittadini comuni, imprenditori, servitori dello Stato, insegnanti, medici, avvocati, notai, e anche giornalisti, si fosse contrapposto un establishment esteso, sostanzialmente mediocre, connivente col sistema criminale che regola i rapporti sociali, ma soprattutto silenzioso? E se questo silenzio avesse, piano piano, ammorbato la gran parte del tessuto sociale fino a rendere quasi ininfluente ogni impulso di senso contrario?
Nota biografica dell’autore – Claudio Cordova, nato nel 1986, giornalista, vive a Reggio Calabria. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Dall’aprile 2012 è direttore del giornale online Il Dispaccio. Collabora inoltre con Il Quotidiano della Calabria. Per Laruffa nel2010 ha già pubblicato il libro-inchiesta sul traffico di rifiuti tossici e radioattivi “Terra Venduta – Così uccidonola Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”.