“Dalle veline delle feste galanti di Berlusconi alle veline stile Minculpop di Grillo. Quanta è curiosa e senza freni la strada di chi, a turno, si è proposto per cambiare la politica italiana! Il nuovo strillo intollerante di Beppe Grillo contro i giornalisti assume la fattezza di chi vuole per il suo movimento politico una informazione fatta di “veline” stile Minculpop. Non vuole testimoni di verità, come sono i giornalisti che osservano i fatti e i protagonisti della vita pubblica per darne conto ai cittadini. Pare anche, Grillo, immaginare per il Parlamento – ma forse gli basterebbe solo per il suo gruppo politico del quale soffre evidentemente anche la discussione interna se pubblica – una sorta di recinto riservato al riparo dalle contaminazioni del mondo. Ma il convento di clausura è un’altra cosa, molto seria e non si può neanche scherzare su una cosa cosi seria. Allora, Grillo, si rassegni: nel suo complesso la stampa libera continuerà a fare il suo dovere testimoniando verità. Quanto alle regole per gli spazi del Parlamento si affidi all’ordinamento e alle regole che ne presiedono il funzionamento. Non è sua materia, né vi ha alcun titolo, non avendo neanche concorso per farne parte. Se invece Beppe Grillo vuole contribuire a riflessioni importanti per migliorare la qualità dell’informazione, troverà anche da noi porte aperte e non conventi chiusi.” Così Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa in una nota.