di Alberto Laggia*
«Sapevamo dell’acquisto dei primi tre aerei, ma fonti americane precisano che i velivoli comprati in realtà sarebbero già una decina», svela il coordinatore della Tavola della pace. «Una vera sospensione dell’operazione F-35, che consenta un’indagine conoscitiva parlamentare, potrebbe essere per noi una buon compromesso, a patto che sia accompagnata da una richiesta di chiarimento urgente ai militari e ai responsabili degli acquisti delle Forze Armate. Troppe volte, anche in questa vicenda, il Parlamento è stato tenuto all’oscuro o messo a conoscenza a cose fatte da parte delle autorità militari.
Sapevamo che erano stati ordinati i primi tre aerei. Da notizie provenienti dagli Usa ci risulta, però, che l’ordine di acquisto riguardi in realtà una decina di cacciabombardieri. Ciò non può più accadere». Questo il primo commento di Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, alla vigilia della discussione in parlamento sulla mozionedei 163 (M5S, Sel, Pd e Scelta civica) che chiede l’uscita dell’Italia dal programma Joint Strike Fighter.
Il portavoce della Tavola stigmatizza anzitutto il comportamento del ministro della Difesa Mario Mauro. «E’ un fatto grave che ancora una volta il ministro assuma in toto le posizioni degli alti vertici della Difesa e dell’Aeronautica Militare in particolare. Da un ministro appena insediato ci si aspetterebbe, invece, un atteggiamento più coerente col mandato del governo di cui fa parte, che sta cercando di rivedere complessivamente la spesa pubblica. Il nostro ministero della Difesa dal giorno in cui è caduto il muro di Berlino non ha ancora avuto il coraggio di rivedere nessuno dei programmi d’armamento che erano stati decisi prima della fine della “guerra fredda”».
E chiude con una battuta: «Quanto tempo dovremmo attendere ancora un ministro con la personalità di un Aldo Capitini che adotti una nuova idea di sicurezza che non metta in primo piano gli interessi della lobby militare-industriale, ma la sicurezza vera delle persone?».
La riflessione di Lotti si rivolge, poi, all’odierno dibattito interno al Pd riguardo alla vicenda…..
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