Vengo anch’io? No, non più: è la risposta dei (primi) due ufficialmente fuoriusciti, loro sponte, dal Movimento pentastellare a differenza dei molti più di due cacciati in malo modo. Mal loro incolse dati i turpi insulti che si sono beccati dal popolo grillino, ma del resto i duri e puri seguaci dell’ortottero così “dialogano”: sempre, comunque e ovunque, stante i commenti che spargono oltre l’ufficiale blog del fanculeggiante Beppe.
A parte quei duri e puri (specie da sempre storicamente protetta, in campo laico e religioso, perché torna buona per molti usi) tutti gli altri chi più chi meno, tra elettori ed eletti, si stanno domandando dove il Beppe voglia andare a parare. Sembra, infatti, che stia facendo opera di distruzione fine a se stessa, ovvero che stia proseguendo con le identiche performance che gli sono servite per raggiungere il (quel!) successo. Visto che l’ha ottenuto dove sta il senso di proseguirle, dando la smaccata sensazione di sapere fare “solo” quelle, peraltro palesemente dannose oggi al movimento?!
Ed è perciò che qualcosa non quadra. Chi vuole (e sa) conquistare il potere mette alla prova e sperimenta il sistema al fine di trovare la soluzione migliore per infiltrarsi e da qui nel momento (a lui) buono, di poterlo fare con le migliori garanzie. Oggi Grillo se ne sta tirando fuori (non sappiamo se consapevolmente o no). Chi pertanto gli subentrerà con il preciso intento di rendere (questa volta) attendibile, ma soprattutto irreversibile, la (vera) conquista del potere per la prossima legislatura?