Con una delibera il Comune di Marsala conferisce il mandato ad un legale per un’azione giudiziaria contro il direttore di Marsala.it, Giacomo Di Girolamo. Il neonato circolo “2 Giugno” di Articolo21 a Trapani sottolinea “Si tratta di una intimidazione in nome della legge”//- “Avremmo preferito un altro esordio per il circolo 2 Giugno dell’associazione Articolo 21 – scrive in una nota il portavoce di Articolo21 a Trapani, Rino Giacalone – ma immediatamente la provincia di Trapani, dove operiamo, ci richiama all’ordine su quella che possiamo definire “emergenza informazione” determinata dai contrasti puntualmente portati in sede penale da chi si ritiene danneggiato dalla cronaca giornalistica”. “Esiste la norma della richiesta di rettifica, la smentita nelle forme ufficiali, anche l’appellarsi se si vuole all’Ordine dei giornalisti – ricordano da Articolo21 – invece si preferiscono le querele in sede civile. Indubbiamente anche loro legittime, ma che spesso suonano come segnali diversi da quelli previsti dalla norma. La vicenda che vede protagonista il giornalista Giacomo Di Girolamo, quale direttore responsabile del portale Marsala.it indubbiamente merita ampia attenzione e suscita ulteriore grande preoccupazione”.
” Non è la prima querela in sede civile, difficilmente sarà l’ultima, ma è senza precedenti la circostanza che un giornalista venga richiamato a risarcire sostanzialmente un danno di immagine per i suoi articoli. Questo l’assunto del sindaco di Marsala prof. Giulia Adamo, condiviso dalla sua amministrazione che ha adottato specifica delibera per dare incarico ad un legale. Sui danni d’immagine abbiamo ben altra idea: sono provocati in questa terra dai mafiosi, dai loro complici, dai politici e dai burocrati corrotti – spiegano. Quando le amministrazioni pubbliche avranno adempiuto a questi contenziosi potranno dedicarsi se vogliono e se lo ritengono indispensabile contro quei giornalisti che magari hanno fatto venire a galla le malefatte pubbliche, rispetto alle quali oggi prendiamo atto dell’esistenza di un roboante silenzio. Semmai ce ne fosse stato di bisogno è questo l’ennesimo segnale di come regni insofferenza attorno all’informazione che vuole lavorare con le inchieste, facendo parlare i cittadini, spulciando tra le delibere, senza limitarsi a passare con i copia incolla i comunicati stampa”.
“E’ una intimidazione in nome della legge quella subita dal collega Di Girolamo: in questi giorni abbiamo chiesto come associazione Articolo 21 la riforma della norma che consente l’uso indiscriminato di questo genere di querele contro i giornalisti, chiediamo che venga previsto il ristoro del danno nei confronti di chi – nel caso in cui il giudice riconosca legittimo l’esercizio di critica – subisce simili citazioni che spesso si concludono con il non accoglimento delle richieste risarcitorie, e però mentre si discute di questo ecco che un altro politico ritiene dovere spendere denari pubblici per “intimidire” un giornalista. Giornalisticamente potremmo dire che il sindaco di Marsala, prof. Giulia Adamo non è sulla notizia – commentano”.
“Sarebbe stato grave se il direttore Di Girolamo non avesse consentito un diritto di replica al sindaco, ma questo non ci risulta essere stato negato, ma semmai, mai chiesto – conclude il circolo “2 Giugno” Articolo21. Vogliamo augurarci che l’amministrazione comunale di Marsala voglia rivedere il proprio assunto, e chiedere il sacrosanto diritto di replica. Non dubitiamo poi che l’Ordine dei Giornalisti e il sindacato non mancheranno di far sentire la loro voce, noi come associazione Articolo 21 nell’esprimere solidarietà al collega vogliamo anche dire che è tempo che si discuta in modo approfondito delle problematiche dell’informazione locale”.