L’intervallo, potente opera prima di Leonardo Di Costanzo, è il film con cui la carovana di Libero Cinema in Libera Terra ha aperto a Bruxelles l’edizione 2013 del Festival di cinema itinerante contro le mafie. Un’anteprima per il pubblico belga, straordinario ritratto di una Napoli raccontata attraverso una giornata particolare di due adolescenti costretti, per motivi diversi, a restare rinchiusi in un vecchio ospedale abbandonato. Ospite inatteso tra il pubblico, un giovane avvocato di Polistena, cresciuto nel “vivaio” della cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, spettatore della prima proiezione di Libero Cinema nella piana calabrese nel 2008. Il film, se lo ricorda ancora, era Biutiful Cauntri.
È stato possibile realizzare l’evento grazie all’interessamento dell’europarlamentare PD Salvatore Caronna e al sostegno del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo. Sono intervenuti prima della proiezione Hannes Swoboda, Presidente Gruppo S&D, Rita Borsellino e Salvatore Caronna, membri della commissione europea CRIM Commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro, Elisabetta Antognoni presidente di Cinemovel Foundation e Vincenzo Bevar project manager della fondazione.
Salvatore Caronna ha rimarcato come sia importante per l’affermazione della legalità l’impegno comune degli organismi internazionali perché le mafie non sono più delimitate dai confini nazionali, bensì continuano ad infiltrarsi nella società a livello europeo ed internazionale e questo diventa una minaccia per tutti i cittadini, per la nostra economia e le nostre istituzioni.
La cultura, ha proseguito Rita Borsellino, e in particolare il cinema e l’immagine in movimento costituiscono uno strumento straordinario per svegliare le coscienze e stimolare la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione di un mondo più giusto e di una società che abbia tra i propri valori l’etica e la bellezza.
Elisabetta Antognoni ha presentato Cinemovel Foundation che è una piattaforma di comunicazione itinerante, nasce nel continente africano e fa viaggiare il cinema, come strumento di conoscenza, scambio e sensibilizzazione, per contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico dei luoghi che attraversa. Dal 2006 lavora anche in Italia con Libero Cinema in Libera terra con lo scopo di coinvolgere i cittadini del presente, cosmocivici, nuovi cittadini del mondo globalizzato convinti che la democrazia si sperimenti nel pubblico confronto, nel bilanciamento delicato fra libertà e regole comuni.
Hannes Swoboda, Presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo ha sottolineato come l’impegno della politica e delle istituzioni europee sia centrale nel contrasto alle criminalità organizzate internazionali. Questo in quanto, continua il Presidente del Gruppo, in un contesto critico come quello contemporaneo il rischio dell’infiltrazione mafiosa nell’economia sana rappresenta motivo di massima attenzione per la politica e le istituzioni dei paesi membri.
Vincenzo Bevar, project manager di Cinemovel Foundation, ha presentato Schermi in Classe – Percorsi di Legalità, progetto della Fondazione Cinemovel che porta il cinema e l’audiovisivo nelle scuole per sviluppare percorsi innovativi di avvicinamento ai tema della legalità e del contrasto alle mafie.
Prima di rimettersi in viaggio verso l’Italia, Elisabetta Antognoni, Nello Ferrieri e Vincenzo Bevar di Cinemovel Foundation hanno incontrato il Presidente Martin Schulz che si è informato sulle attività della Fondazione sia in Europa che in Africa, mettendo in cantiere alcune ipotesi di collaborazione per lo sviluppo delle carovane di cinema. Martin Schulz ha dichiarato di seguire con interesse il lavoro di Cinemovel e del Festival itinerante contro le mafie che ottenuto per la seconda volta il patrocinio del Parlamento europeo. Nelle motivazioni scrive: <… I am pleased to see that this year’s festival continues the fight against organised crime involving several key Member State oh the EU. Criminal organization, in general, are not restricted by borders. They infiltrate societies on an international level, posing a threat to citizens, the economy and state institutions.>…
Dal Belgio alla Liguria.
24 giugno, Genova, Villa Bombrini,
The House I Live In, in anteprima per le piazze italiane, dopo la programmazione al Biografilm di Bologna
Per il secondo anno, Libero Cinema in Libera Terra, fa tappa a Genova a Villa Bombrini insieme al presidio di Libera con l’attivissimo Stefano Busi, responsabile formazione Libera Liguria. <Per noi è una gioia replicare l’esperienza – dice Busi – e lo è ancor di più in ragione del film scelto The House I Live In perché è proprio il narcotraffico una delle tante ragioni che ci hanno spinto a collaborare con la Comunità di San Benedetto al Porto, fondata da don Gallo che ricordiamo tutti con grande affetto e stima per il suo lavoro con gli ultimi>. Così l’ultimo saluto di don Luigi Ciotti a don Andrea Gallo, scomparso il 22 maggio: <Saluto un amico e un punto di riferimento. Don Andrea Gallo ha rappresentato – nella sua vita lunga e generosa – la Chiesa che “amo” e nella quale mi riconosco. La Chiesa che non dimentica la dottrina, ma non permette che diventi più importante dell’attenzione per gli ultimi, per i dimenticati. Andrea lo ricorderemo così: come una persona che ha dato un nome a chi non lo aveva o se lo era visto negare>…
Parla proprio degli ultimi il film di Eugene Jarecki, nominato all’Oscar e vincitore del gran premio della giuria al Sundance, uno dei documentari più importanti degli ultimi anni. Il tema, complesso e affrontato da punti di vista molto diversi, è la colossale – e altrettanto fallimentare – lotta alla droga lanciata negli USA dall’amministrazione Nixon in poi. Un film che sveglia le coscienze e che nonostante il freddo della notte genovese ha tenuto molti incollati alle sedie, fino alla chiusura della serata affidata alle parole appassionate di Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto.
Stasera 25 giugno, proiezione al Parco Ca’ Ranuzza di Castelfranco Emilia, c’è un rapporto stretto tra Cinemovel e la città emiliana, da 3 anni infatti la fondazione opera nelle scuole con il progetto Schermi in Classe – Percorsi di Legalità. www.cinemovel.tv/percorsidilegalita
Una tappa ormai consueta quella emiliana realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale e Regione Emilia Romagna – Assemblea Legislativa, Europe Direct – coordinamento Emilia Romagna;
Di nuovo sugli schermi il film di Jarecki, preceduto dal corto Il Riscatto di Giovanna Taviani dedicato all ’ex detenuto Salvatore Striano, protagonista del film “Cesare deve morire”, camorrista in “Gomorra” e nella fiction “Il clan dei camorristi”, adesso un uomo nuovo, impegnato a fondo con il cinema e con il teatro, e in giro per il mondo a portare il suo nuovo messaggio di libertà.
26, 27, 28 giugno sono le altre date del tour cinematografico contro le mafie nel nord Italia: Castelfranco Emilia, San Giorgio di Mantova, Galbiate, Rimini. È possibile seguire il diario di bordo su www.cinemovel.tv