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A Scafati impedita la vendita del quotidiano Metropolis

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da Ossigeno per l’Informazione

Locandine strappate, edicolanti intimiditi, due croniste insultate a cusa di un articolo sul presunto abuso edilizio di familiari del sindaco. Il quotidiano Metropolis, che ha sede a Castellammare di Stabia (Napoli), denuncia una grave intimidazione: due giornaliste, Rosaria Federico e Valeria Cozzolino, sabato 1 giugno, hanno subito insulti e minacce; inoltre alcune persone non identificate hanno ostacolato la vendita del giornale nelle edicole di Scafati, comune di 50 mila abitanti della provincia di Salerno.

Il Comitato di Redazione di Metropolis si è appellato all’autorità giudiziaria perché accerti le responsabilità. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha chiesto l’intervento del Prefetto di Napoli. Nel 2012 il quotidiano Metropolis subì un episodio analogo. Per un articolo di cronaca sgradito alcuni esponenti del clan D’Alessandro assediarono le edicole di Castellammare di Stabia vietando la vendita del quotidiano. A marzo del 2013 alla redazione di Metropolis è arrivata per posta una lettera anonima con dentro due proiettili calibro 7.65 e un messaggio intimidatorio rivolto al direttore di ‘Metropolis Tv’, il giornalista Giovanni Taranto e a giudici, pm antimafia, esponenti delle forze dell’ordine e giornalisti che nei mesi precedenti avevano partecipato al programma televisivo settimanale “Cosa loro”, sugli affari della camorra nell’area vesuviana.

Stavolta a Scafati alcune persone hanno strappato le locandine pubblicitarie che annunciavano la notizia del giorno: un’inchiesta giudiziaria per abuso edilizio in cui sono coinvolti familiari del sindaco uscente, Pasquale Aliberti. Nell’articolo che ha scatenato le violente reazioni si legge che la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha riscontrato irregolarità nelle opere di ampliamento dell’abitazione di proprietà dei familiari del sindaco Aliberti, una villetta sita in Via Aquino, alla periferia dell’abitato. Rosaria Matrone, madre del sindaco, in quanto committente dei lavori, e quattro tecnici sono indagati per presunto abuso edilizio.

Il progetto dei lavori prevedeva l’ampliamento dell’edificio per ospitare un’attività commerciale al piano rialzato del palazzo. L’avviamento del negozio giustificava l’ampliamento, ma il negozio non è stato avviato, sostiene il pm della Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza. La notizia è arrivata nel cuore dell’accesa campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale, che si concluderà il 9 e 10 giugno prossimo con il voto di ballottaggio.

Metropolis riferisce che all’alba alcune edicole sono state prese d’assalto da persone che – senza identificarsi – hanno intimato i negozianti a non vendere i giornali e non esporre le locandine.

ORDINE GIORNALISTI – Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli ha diffuso una nota: “Sono al fianco delle colleghe Rosaria Federico e Valeria Cozzolino e a tutta la redazione di Metropolis dopo la nuova e gravissima intimidazione subita a Scafati. Invito il prefetto di Napoli, sempre vicino a Metropolis e a tutti i cronisti impegnati in prima linea, a intervenire per far identificare sia gli autori delle minacce sia i personaggi che nei pressi delle edicole di Scafati impediscono ai cittadini di acquistare il quotidiano, “colpevole” solo di aver raccontato l’inchiesta sugli abusi edilizi relativi alla casa di proprietà dei familiari del sindaco Aliberti”.

CDR – Il comitato di redazione di Metropolis: “Esprimiamo solidarietà alle colleghe per l’ennesima aggressione verbale ed intimidazione subita a Scafati. Le colleghe sono state pesantemente apostrofate da persone non identificate in merito alla pubblicazione di una notizia che riguardava l’inchiesta sugli abusi edilizi sulla casa di proprietà dei familiari del sindaco Aliberti. Il Cdr di Metropolis chiede anche all’autorità giudiziaria di indagare sulla presenza accertata da nostri collaboratori nei pressi delle edicole di Scafati di personaggi non meglio identificati per impedire fisicamente con minacce e intimidazioni ai cittadini l’acquisto del quotidiano”.

da Ossigeno per l’Informazione


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