‘Non mi fermero’ mai, ma voi dovete andare avanti e portare avanti questa guerra contro il sessismo e io vi giuro che la vinceremo’. A parlare e’ Amina Tyler, la giovane attivista tunisina di Femen che ha fatto scandalo, sfidando da sola gli integralisti, sfilandosi la maglietta e restando a seno nudo e che adesso e’ in carcere con l’accusa di aver scritto sul muro di un cimitero e per essere stata trovata in possesso di una bomboletta di gas urticante.
In un’intervista a RaiNews24 rilasciata circa un mese fa – quando fuggi’ dalla sua famiglia dove era stata reclusa per un mese – e resa nota solo oggi, Amina invita a rompere i tabu’ imposti alle donne nel mondo arabo. ‘A noi donne arabe ci dicono di mantenere il nostro corpo al sicuro, ma non per noi, ma per i nostri mariti’. In altre parole noi ‘dobbiamo restare vergini e pure, in modo che nostro padre possa essere orgoglioso di noi, quasi come se il nostro corpo non ci appartenesse’.
Una concezione che la giovane rigetta: ‘Il corpo e’ tuo e sei libero di usarlo senza farti manipolare’, prosegue l’attivista precisando poi chi sono i suoi avversari: ‘siamo contro gli islamisti, ma siamo anche contrari anche alla prostituzione, e all’uso strumentale della donna per fini pubblicitari’.
Amina infine spiega il motivo delle sue proteste: ‘Quando uso il mio corpo e mi metto in topless lo faccio non per soldi, ma per fare vedere che il mio corpo mi appartiene e nessuno ha il diritto di usarlo’.
L’intervista (questo il link del video) è andata in onda oggi, domenica 26 maggio, su Rai News24 alle 20.30 (con repliche alle 22.30, alle 0.30 e alle 2.30), alla vigilia della discussione in parlamento per la ratifica della Convenzione del Consiglio di Europa contro la violenza sulle donne. La ragazza tunisina si racconta alla fotoreporter
Cristina Mastrandrea: prima rapita dai suoi stessi familiari, picchiata e umiliata; poi, la fuga e la voglia di lottare e resistere ad ogni costo nonostante la fatwa, la condanna a morte lanciata contro di lei da un’autorita’ religiosa. La voce italiana di Amina e’ quella di Mascia Musy, attrice da sempre impegnata nel teatro civile.” La storia di Amina – scrive in una nota Rai News 24 – e’ un atto di accusa e un grido di aiuto rivolto a tutti noi. L’intervista esclusiva e’ stata realizzata subito dopo il rapimento della ragazza da parte della sua famiglia. Ma Amina e’ ancora nei guai: una settimana fa ha sfidato i salafiti presentandosi a una manifestazione a Kairuan, la polizia l’ha arrestata e rischia di restare a lungo in carcere. Una ragazza giovanissima, neppure ventenne, ha fatto esplodere con un semplice gesto la contraddizione di un paese, scoprendo il seno ha sollevato il velo sull’ipocrisia, sulla inadeguatezza delle giovani istituzioni del suo paese. Nel silenzio imbarazzato dei leader politici che si dicono progressisti e che non hanno condannato con durezza la fatwa scagliata contro di lei Amina prosegue la sua battaglia e li sfida, li esorta ad agire prima che sia troppo tardi e ricorda a tutti noi che siamo appena dall’altra parte del mare che non c’e’ diritto acquisito che non possa essere cancellato”