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Sud Corea. Regista rompe tabù e annuncia matrimonio gay

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Kim Jho Gwang-soo, regista gay sudcoreano ha annunciato la volontà di sposare il suo compagno in un gesto simbolico che punta a scardinare un vero tabù nella società come l’omosessualità. Il 7 settembre, se tutto filerà liscio, si avrà – in base al resoconto dei media di Seul – il primo matrimonio del suo genere a coinvolgere una personalità del cinema/spettacolo e il secondo a uscire pubblicamente allo scoperto. “Abbiamo voluto trasmettere il messaggio che a tutte le minoranze sessuali dovrebbero essere dati pari diritti”, ha detto Kim, 49 anni, seduto accanto al compagno, Kim Seung-hwan. Il regista, che ha diretto diversi film ben accolti dal pubblico nazionale, è un attivista di LGBT, associazione che si batte per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. L’omosessualità non è illegale in Corea del Sud, che sconta una forte influenza confuciana e cristiana, ma come in altri Paesi dell’Asia è motivo di forte discriminazione al punto che spesso è nascosta per evitare dannose conseguenze.


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