Mario Carlini è stato colpito alla testa, forse da una bottiglia lanciate dai manifestanti, soccorso da un’ambulanza
BOLOGNA- Mario Carlini, fotografo, collaboratore dell’edizione bolognese di “Repubblica”, è stato ferito da un oggetto, quasi certamente una bottiglia, lanciata durante tafferugli scoppiati nuovamente in zona universitaria a Bologna, nel tardo pomeriggio di lunedi’ 27 maggio. Appena è tornata la calma, il fotoreporter è stato soccorso dal 118 e portato via in ambulanza. Aveva un taglio in testa, ma è rimasto cosciente e le sue condizioni non sono giudicate preoccupanti.
É successo alle 19, quando la tensione in Piazza Verdi, cuore della zona universitaria, era al culmine. Il CUA, Collettivo Universitario Autonomo, protagonista di analoghe iniziative giovedì scorso 23 maggio, aveva organizzato un’assemblea pubblica, con l’intento di forzare un’ordinanza del Comune. I manifestanti, circa 150, si sono fronteggiati con una trentina di poliziotti e carabinieri per più di un’ora in via Zamboni.
All’ennesimo tentativo di avanzare, c’è stato un contatto. Il cordone che era ai lati della strada ha risposto contenendo i giovani con gli scudi e con qualche manganellata, dall’altro fronte piovevano bottiglie. Dopo alcuni minuti, le forze dell’ordine si sono disposte a semicerchio, poi, in netta inferiorità numerica, sono arretrate lentamente, seguite dagli attivisti: dal corteo sono partite decine di bottiglie contro agenti e militari, e una di queste deve aver colpito il fotografo. Polizia e carabinieri hanno raggiunto i blindati in una via laterale, in piazza i manifestanti hanno fatto festa per ‘la presa della piazza’. Ci sono stati contusi, nessuno grave, in entrambi gli schieramenti.
ROM – OSSIGENO