“Ci auguriamo che arrivi subito una smentita, perché sarebbe davvero incredibile se Equitalia avesse chiesto a Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, e al giornalista Valter Vecellio di pagare le spese processuali al posto del nazista Priebke, meglio noto come il boia delle Ardeatine”. Lo ha scritto ieri in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “I fatti risalgono al ’96 quando i due furono querelati da Priebke, un classico esempio di querela non solo temeraria, ma anche imprudente ed impudente. Dopo i tre gradi di giudizio Pacifici e Vecellio, hanno vinto su tutta la linea, ma qualche giorno fa è arrivata una lettera di Equitalia con la quale si chiede il pagamento di 300 euro perché Priebke non sarebbe in grado di pagare e quindi i due dovrebbero ‘sottoscrivere’ per il nazista. Ci auguriamo che si sia trattato solo di uno scherzo di pessimo gusto e che, già in giornata le Autorità competenti vogliano stracciare la lettera e chiedere scusa ai due cittadini pesantemente molestati”.
Pubblichiamo la cortese risposta giunta da Equitalia:
“in merito al lancio di oggi (ieri, ndr) delle ore 10.47 dal titolo “Priebke, Giulietti (art. 21): incredibile lettera Equitalia a Pacifici” si precisa quanto segue. La Legge prevede che tutte le sentenze devono essere registrate, previo pagamento dell’imposta di registro. In caso di mancato versamento, tale imposta deve essere richiesta, sempre in base alla Legge, a tutte le parti in causa. Per questa ragione, rispettando le norme dello Stato, l’Agenzia delle Entrate e, successivamente, Equitalia hanno dovuto richiedere il pagamento dell’imposta di registro non solo a Eric Priebke, ma anche a Riccardo Pacifici e Valter Vecellio. A differenza di quanto riferito dal portavoce di Articolo 21, nessuna richiesta relativa alle spese processuali, a cui è stato condannato il solo Priebke, è stato richiesto a Pacifici e Vecellio”.