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Pietro Grasso: “Andare oltre denunce giornalistiche”

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Il Presidente del Senato segnala alla magistratura una inchiesta de “Le Iene” sui parlamentari pagati dalle lobby e fa un appello: “Chi sa denunci a giudici”

Pietro Grasso, ex-magistrato e attuale Presidente del Senato, ha sottolineato la necessità di dare seguito all’attività investigativa del giornalismo di inchiesta denunciando alla magistratura i probabili reati che il lavoro dei cronisti mette in luce e chiede ai giornalisti di non limitarsi a segnalare gli illeciti con gli strumenti della loro professione.

A stimolare Grasso è stato qualche giorno fa l’annuncio che la trasmissione di Italia Uno “Le Iene” avrebbe mandato in onda un servizio centrato sul racconto di un assistente parlamentare di Palazzo Madama che, protetto dall’anonimato, ha rivelato che alcuni senatori e deputati sarebbero sul libro paga di alcune multinazionali per promuovere in Parlamento gli interessi di queste aziende al di là delle proprie convinzioni politiche. Insomma, una attività di lobbing illecita.

Secondo la fonte anonima l’obiettivo delle multinazionali è di “far sì che quando ci sono degli emendamenti da votare, i senatori e gli onorevoli li votino a favore della categoria che paga”.

“Chi sa qualcosa sui parlamentari pagati da multinazionali farebbe bene a denunciare questi comportamenti gravissimi”, ha dichiarato il Presidente del Senato. “Purtroppo”, ha notato Grasso, “la natura di denuncia anonima nella fonte e nei destinatari rende difficile procedere all’accertamento della verità. Spero quindi che gli autori del servizio e il cittadino informato di fatti così gravi provvedano senza indugio a fare una regolare denuncia alla Procura”.

Con le sue parole il Presidente ha insomma sottolineato l’importanza del giornalismo investigativo, ma allo stesso tempo ha fatto capire che questo da solo, non basta: chi sa come si svolgono delitti ed affari illeciti deve dare un seguito a livello giudiziario alle sue rivelazioni. I cittadini in primis, le istituzioni e i magistrati devono indagare sulle storture che le inchieste giornalistiche mettono in luce. Se non avviene questo è difficile fare progressi sul piano della democrazia e della giustizia.

Grasso ha fatto anche un richiamo a chi fa informazione per professione affinché, quando torna nel ruolo di cittadino, si rivolga alle forze dell’Ordine, per portare la sua denuncia su un piano operativo e concreto.

MF – OSSIGENO


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