Bello l’incontro organizzato da Left “La cultura scende in campo”. Non solo per i contenuti – esigenti, chiari e lungimiranti – ma anche per la formula, che ha visto ragionare insieme “innovatori” di partito – come Barca e Soru – , con cittadini attivi, riuniti attorno al richiamo di Settis di fare della Costituzione un vero e proprio “programma politico”.
Vedere il Piccolo Eliseo stracolmo mi ha dato gioia. Ma anche un brivido di paura che mi prende quando vedo queste felici occasioni d’incontro. Che si condensa in un pensiero: speriamo che adesso a nessuno venga in mente di fondare un nuovo partito. Infatti, penso sempre più spesso che chi fa “pubblica opinione” debba essere orgoglioso di questo suo ruolo.
E consapevole della complementarietà della riflessione pubblica con le decisioni politiche.
Insomma la cittadinanza attiva crea l’ecosistema democratico necessario alla salute dei partiti.
E questi sono vivi se aperti all’osmosi con associazioni e movimenti.
Ma ognuno nella particolarità del proprio ruolo. E con un ambizioso progetto comune: fare insieme l’Italia della Costituzione. Come Libertà e Giustizia dirà il 2 Giugno a Bologna, insieme ai tanti patrioti della Carta.
Perché la festa della Repubblica è la festa della Costituzione.
* Libertà e Giustizia di Roma
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