Durante la corsetta al parco, vedo il gazebo del M5S e lì vicino il giovane deputato Di Battista.
Non resisto e mi avvicino, cercando di smaltire velocemente il fiatone. Posso manifestare la mia delusione? Lui si gira e iniziamo a parlare. “Quale delusione?”, mi chiede. Quella di vedervi inutili e troppo ubbidienti a Grillo.
“Questo è quello che vi raccontano…” E no – lo interrompo – è la realtà siete politici di clausura, con Grillo che conduce le relazioni esterne e detta quelle interne.
“Clausura? Ma noi stiamo tutto il giorno in Parlamento a parlare con tutti…” Ma i problemi sono fuori, per esempio non si trovano da mesi i soldi per rifinanziare la Cassa integrazione, né per gli esodati, ma si trovano in una notte quelli per tagliare l’IMU anche ai miliardari. Questo perché voi non avete voluto fare un governo con il PD e ora comanda Berlusconi.
“No, sono loro che non hanno votato Rodotà? Tutta la storia sarebbe diversa…” OK, accetto il concorso di colpa, ma adesso? Passerete il tempo a dire no a tutto o prenderete qualche iniziativa? “E’ la rete che decide. Vedremo…” Di Battista è disponibile, la signora vuol fare la foto con lui, ci salutiamo senza ostilità, ma mi convinco che questi grillini sono controllatissimi e per questo inutili.
Solo se saranno “disubbidienti” potranno fare politica. E forse cambiarla.