Dibattito teso al parlamento di Ankara sui diritti dei gay e scontro fra il principale partito di opposizione il Chp e il partito islamico Akp del premier Recep Tayyip Erdogan, riferisce la stampa turca. Il Chp ha proposto ieri alla plenaria la costituzione di una commissione d’inchiesta sulle discriminazioni subite nel paese da Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali (Lgtb). L’iniziativa è stata però bocciata dall’Akp, che ha la maggioranza assoluta in parlamento. Un deputato del partito di Erdogan, riferisce Hurriyet, ha accusato l’opposizione di “difendere l’immoralità” e “comportamenti anormali”. “Il matrimonio di una donna con una donna o di un uomo con un uomo non è un diritto, è al contrario una pratica che favorisce la sovversione sociale”, ha affermato la parlamentare del partito islamico Turkan Dagoglu. Per l’opposizione, Binnaz Toprak ha denunciato “i seri pregiudizi” subiti da gay e lesbiche in Turchia, la cui popolazione è prevalentemente musulmana: “Sono molestati dalla polizia, le loro famiglie li respingono, alcuni di loro sono costretti al suicidio. I tribunali riducono le sentenze per chi li uccide. Non possono trovare lavoro, subiscono mobbing nella loro vita professionale”, ha affermato. Un altro deputato Chp, Aykan Erdemir, ha ricordato che l’allora ministro della famiglia del governo Erdogan, Aliye Kavaf, aveva definito tre anni fa l’omosessualità come “una malattia”.