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Festival del Giornalismo d’Inchiesta: si comincia oggi con Sorgi, Lasorella, Mogavero, Piras, Caldarella e i quattro reporter italiani rapiti in Siria

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La “primavera araba”, il concetto di “frontiera” e il declino italiano. Sono questi gli argomenti che caratterizzeranno la giornata inaugurale del 3° Festival del Giornalismo d’Inchiesta di Marsala, quest’anno dedicato al Mediterraneo, tra “dialogo e disincanto”. Dopo il saluto istituzionale del sindaco Giulia Adamo, sarà l’editorialista del quotidiano La Stampa Marcello Sorgi ad aprire i lavori alle 17.30, presso la sala conferenze del Complesso monumentale San Pietro. L’intervento del giornalista palermitano, che cominciò la propria carriera con il quotidiano L’Ora, introdurrà i temi centrali delle tre giornate del Festival, che vivrà uno dei suoi momenti più attesi a partire dalle 18, con il primo dibattito, dedicato alla “primavera araba”. A tracciare un
bilancio di quanto accaduto tra il Nord Africa e il Medio Oriente nell’ultimo biennio, saranno Carmen Lasorella, per anni inviata di punta della Rai nelle aree di guerra, e i quattro giornalisti italiani recentemente rapiti in Siria: il corrispondente del Tg3 Amedeo Ricucci, la freelance Susan Dabbous, il fotoreporter Elio Colavolpe e il documentarista Andrea Vignali. Parteciperà ai lavori del pomeriggio anche il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Monsignor Domenico Mogavero, che proprio sul dialogo e l’incontro tra le culture delle diverse sponde del Mediterraneo ha incentrato il proprio ministero.

A seguire, il giornalista palermitano Gian Piero Caldarella presenterà la mostra “Le rughe della frontiera”. Si tratta di una serie di tavole realizzate dai migliori illustratori italiani (Altan, Ellekappa, Vauro, Vincino, Allegra e tanti altri…) che saranno in esposizione per l’intera durata del Festival presso la sala “Passaggi e tendenze” del Complesso San Pietro e che seguono un filo comune, che porta al concetto di “frontiera” e al ricordo di Vittorio Arrigoni, il reporter italiano ucciso a Gaza il 15 aprile di due anni fa. Caldarella, curatore del progetto e ideatore della
rivista satirica “Pizzino” dialogherà, per l’occasione, con il corrispondente della Gazzetta del Sud Francesco Musolino.

La serata si chiuderà con Annalisa Piras, una delle più apprezzate documentariste europee, che a partire dalle 21.30, nella sala conferenze del Complesso San Pietro, presenterà il suo ultimo film “Girlfriend in a coma”, in cui, attraverso le testimonianze dei principali protagonisti della vita civile e politica del Bel Paese e ai suoi più autorevoli intellettuali, si ricostruisce la condizione di degrado sociale ed economico che sta vivendo l’Italia di oggi, con un occhio rivolto ai giovani e alle possibili vie d’uscita dalla crisi in atto. Anche in questo caso, l’autrice verrà introdotta dal giornalista Francesco Musolino.

Domani mattina, 4 maggio, i lavori riprenderanno alle 10 con un incontro sul Fumetto d’Inchiesta al Complesso San Pietro rivolto alle scuole a cura del Giornalista Marco Rizzo, autore di alcune graphic novel dedicate a Ilaria Alpi, Mauro Rostagno e Peppino Impastato le cui tavole saranno esposte nella saletta Passaggi & Tendenze.

Alle 11, il convegno “Il Mediterraneo non si spirtusa”, dedicato alla tutela ambientale del Mare Nostrum e alle trivellazioni, spesso oggetto, in questi anni come ai tempi di Enrico Mattei, delle mire delle multinazionali e delle compagnie petrolifere che hanno visto in questo bacino il luogo ideale per le proprie strategie. Al dibattito parteciperanno i giornalisti Luca Telese (conduttore della trasmissione “In onda” su La 7), Mario Di Giovanna (promotore del comitato “Stop alla piattaforma”) e Stefano Donati, direttore dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

Il 3° Festival del Giornalismo d’Inchiesta è organizzato dalla Mismaonda e dalla Communico, con il supporto del Comune di Marsala, che lo ha inserito all’interno del calendario di “Marsala Città Europera del Vino 2013”, supportato dalla Regione Siciliana.


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