Mi rivolgo a voi gestori di locali che all’interno del vostro esercizio avete scelto di vendere e proporre azzardo!
Mi rivolgo a voi che spesso soffrite nel vedere persone che devastano la loro vita e quella dei loro cari; voi che avete una coscienza che quando osservate chi gioca o alla sera prima di addormentarvi, non riuscite a trovare la pace interiore.
Mi rivolgo a voi che, mente incassate i soldi di quell’assurda ricchezza, li sentite sporchi!
Mi rivolgo a voi che pensavate di far diventare il vostro locale il più bello del paese o della città e che ora vi siete trovati a divenire custodi passivi di una ricchezza che vi macchia.
Mi rivolgo a voi che, forse schiacciati da pressioni insostenibili o troppo allettanti, avete dovuto cedere e accogliere nel vostro esercizio questi strumenti di rovina.
Ebbene abbiate il coraggio di dire basta! Di rinunciare a questa ricerca di denaro che vi schiavizza e vi impoverisce il cuore.
Ritornate a pensare a quando eravate giovani, quando con orgoglio avete scelto di aprire quel locale, che vi identificava e che era la casa della vostra compagnia. Era il vostro bar! Il vostro centro di aggregazione, la vostra identità. In quelle mura avete scelto di investire il vostro tempo, il vostro denaro, la vostra fatica, le avete riempite di cura, di affetto, di dedizione.
Pensate ora a quando, mentre osservate una persona che “gioca”, vi rivedete in lui. In quell’uomo o in quella donna che, dopo aver faticato tutta la vita, si lascia adesso abbagliare dal facile guadagno e da quel pulsante che pigiato promette fortuna!
E allora il mio pensiero va a voi, voi che invece con fatica e con onore continuate a trasmettere cosa vuol dire essere un barista e che cercate di rivitalizzare il locale con le proposte più innovative e le idee più creative. Voi che, con orgoglio, avete attaccato alla vetrina del vostro locale quell’adesivo che vi riconosce persone che non ci stanno a tutta questa assurdità!
A voi che fate fatica a pagare le tasse ma, guidati dai vostri forti valori, dite: “io non riesco a vedere le persone a rovinarsi!” A volte vi vedo rapiti dal vostro lavoro che è per voi più di una passione che accende lampade e interroga la gente come me.
Sono qui oggi a dirvi: ‘Coraggio! Noi siamo con voi, noi vi sosterremo. L’Italia ha bisogno di voi, le nuove generazioni hanno bisogno di voi e voi dovete avere coraggio perché non siete più soli’.
E infine mi rivolgo anche a voi che, chiusi nella vostra egoistica indifferenza, faticate a vedere e riconoscere la sofferenza e l’ingiustizia che le vostre scelte provocano.
A voi che cercate spiegazioni nella vostra fatica per giustificare le vostre decisioni che danneggiano in modo irrimediabile altri.
A voi che non vi mettete in discussione nemmeno davanti alla disperazione di molti.
L’azzardo sta producendo una diseconomia che ci renderà eterni sconfitti impedendoci di dare un futuro degno di questo nome ai nostri figli.
Ora è venuto il momento di dire basta. Di fare delle scelte responsabili e oneste, di lasciarsi interrogare da quella domanda che i bambini per primi ci rivolgono: Perché?
Non possiamo più restare a guardare, è arrivato il momento di agire.
Diamo voce alla nostra coscienza!