L’avversità mostrata dal giornale della Conferenza Episcopale Italiana, L’Avvenire, nei confronti di Ignazio Marino mi fa capire quanta distanza ci sia ancora tra certe prelati e la chiesa di base.Da credente, apprezzo l’attenzione rivolta da Marino agli ultimi, come quando ha girando l’Italia per denunciare le indecenti condizioni in cui vivevano i reclusi negli ospedali psichiatrici criminali.
Ma di tutto questo i modesti prelati che temono Marino sembrano non avere conoscenza.
A loro bastano politici docili, – “vaticani da guardia” dell’ortodossia più retriva e lontana dalle sofferenze dei più bisognosi.
Continui Marino nella sua dedizione agli ultimi, con la forza acquisita dalle primarie.
E spero che presto le primarie ci siano anche per sceglierci i nostri vescovi.
Così che i più insulsi possano finalmente riposarsi.
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