Una mattina mi son svegliato e mi son chiesto…

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Se Pasqua di resurrezione è pregnante simbolo religioso, il 25 Aprile lo è altrettanto a simbolo laico. Il primo è per tutti i cristiani, il secondo è solo per gli Italiani, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (cit.). E’ giorno del ricordo più bello: fu liberazione, senza la quale nessuno di noi sarebbe potuto risorgere a dignità umana che oggi possiamo (e dobbiamo) onorare, ma soprattutto pretendere in forza di Costituzione che ci protegge.

Tra le innumerevoli corone d’alloro, bandiere e fazzoletti tricolori, visite istituzionali a targhe, ceppi ed arme sparsi su tutto il territorio, cori e bande in “bellaciao”, forse sarebbe il caso di fermarci per riflettere (assai più arricchente che ricordare/commemorare) sul senso di migliaia di donne e uomini che per noi (senza conoscerci!) non hanno esitato a sacrificare il loro bene più prezioso purché noi potessimo fruire per sempre di quella libertà buona e unica per risorgere all’umana dignità.

A distanza di “soli” (rispetto immani sacrifici da eternità) 68 anni, per quanto concerne il riflettere, più che l’onorar, che valore date al chiedervi (ma soprattutto al rispondervi): “se questi nostri padri e nonni ci avessero conosciuti, così come oggi stiamo quanto a onorare Liberazione e risorta Dignità, si sarebbero noi offerti allo stesso modo” ?

Buon 25 aprile…


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