“E’ necessario comprendere e capire la personalità e la storia dell’attentatore Luigi Preiti. Ciò corrisponde ad un obbligo professionale perché i cittadini hanno il diritto di essere informati sulla storia di chi ha compiuto un gesto così brutale e senza giustificazione alcuna. Quello che invece è assolutamente sbagliato è l’ennesimo tentativo di piegare anche questa vicenda a logiche di spettacolarizzazione e commercializzazione come è stato fatto ad esempio con l’intervista al figlio undicenne di Preiti di SkyTg24 e altre testate”. Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. “Peraltro, per quanto riguarda i minori esiste perfino un esplicito divieto contenuto della Carta di Treviso e che li tutela da questo tipo di incursioni”.
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