Il presidente della repubblica ha ammonito: “no a moralismo che sfocia nel fanatismo”. Noi gente di buona volontà appartenente da oltre 60 anni a ufficiale stato laico democratico formato da padri della Patria che sull’etica (aka morale, mica moralismo) ed estetica (bello per natura, mica per lifting) fondarono la carta costituzionale, ben lo sappiamo!
Ebbene, ciò premesso, com’è che il nostro presidente della repubblica ha indirizzato quell’avviso a Bersani che semplicemente s’è limitato a dichiarare sdegno al pensiero di convolare a “compromesso” con Berlusconi noto idolo del fanatismo e moralismo sui generis? Napolitano propone “larghe intese” rifacendosi a quelle del 1976 (?!) per le quali anche solo un veloce salto su Wikipedia sbatte in faccia contesti appartenenti a fatti che nulla hanno -e possono avere- a che vedere con quelli dell’oggi! L’oggi, mette sul banco da una parte le strategie di un solo individuo che da sempre lavora per non finire in gattabuia e/o interdetto ai pubblici uffici e dall’altra una maggioranza (assai meno porca del porcellum) del popolo sovrano che ha scelto di non appartenere al moralismo e men che meno al fanatismo (la Ruby veramente nipote di Mubarak a suffragio parlamentare, rende l’idea!) ma che in Bersani ha riposto l’ultima chance per deliberare quei due/tre punti fondamentali per riprenderci la morale costituzionale.
Ebbene sì, lo confessiamo, per quella morale noi siamo pregni di fanatismo!