BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Quirico è un giornalista testimone autentico non un nemico

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“Domenico Quirico è solo un giornalista. Chi gli impedisce, da una ventina di giorni, di comunicare con il suo giornale e i suoi familiari deve sapere che non ha a che fare con un nemico né con una fazione in guerra. Chiunque l’abbia fermato, o ne impedisca i movimenti e la parola, ne prenda atto e accolga il nostro appello alla sua piena libertà. E’ l’appello del sindacato dei giornalisti  italiani, della categoria tutta. Alla vigilia della giornata mondiale per la sicurezza del lavoro dei giornalisti, per il rispetto condiviso della loro opera di testimonianza nei teatri di scontri e guerre, promossa dall’Unesco per il prossimo 3 maggio in tutto il mondo, assicurare a Domenico Quirico il ritorno alla sua condizione di giornalista leale, testimone corretto degli eventi, professionista di valore indiscusso sul piano internazionale, quale uomo libero di muoversi, comunicare, stare vicino agli affetti e ai colleghi sarebbe il miglior successo anche di chi, sbagliando bersaglio, oggi gli sta impedendo di muoversi e parlare. Ne chiediamo il pronto e pieno ritorno tra noi.

Domenico Quirico è un giornalista esperto, un testimone vero di vicende belliche, della Primavera Araba, degli scontri etnici in Africa e della questione Medio Orientale, apprezzato e stimato come pochi. E’ un giornalista che sta sul campo e che, per offrire il suo lavoro genuino di reporter, ama osservare direttamente e capire a fondo prima fatti e circostanze. Se qualche gruppo armato o qualche fazione sospettosa lo ha fermato, sappia che Quirico non può essere un bersaglio, né un nemico. L’autorevole inviato della Stampa si era già trovato in una situazione molto difficile, quando venne sequestrato e trattenuto  a Tripoli da un gruppo armato libico, nell’agosto di due anni fa.
La Fnsi, con la Federazione Internazionaledei Giornalisti (Ifj), segue con apprensione e sollecitudine la vicenda, che oggi il suo giornale e l’Unità di Crisi della Farnesina hanno deciso di rendere pubblica. Accanto a loro e ai familiari di Quirico il Sindacato dei giornalisti continuerà a muoversi con azioni di attiva solidarietà”.


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