Chiediamo scusa a Corrado Formigli per le critiche che gli abbiamo rivolto in merito ad un suo intervento a” In Onda “ a proposito del suo intervento molto critico a proposito della manifestazione indetta dal Pd, la lotta contro la povertà, che si è svolta a Corviale, quartiere alla periferia di Roma. Sciocchezze, abbiamo definito alcune sue affermazioni, come quella relativa al fatto che quel quartiere non poteva venire identificato con la povertà e altre amenità. Quando Formigli è intervenuto alla trasmissione di Telese e Porro evidentemente aveva già visto il servizio preparato per “ Piazza Pulita” il programma di cui è il conduttore. Da quel servizio infatti si evinceva che il Pd aveva commesso un grande errore ad organizzare la manifestazione , che Bersani era stato accolto in modo non troppo benevolo, che i partecipanti erano tutti pensionati e, per di più un po’ di gente non era neppure di Corviale, che le tre giovani presenti fra tanti vecchi erano studentesse americane che seguivano un corso di foto giornalismo, venute a riprendere immagini,.
Il cronista segugio alla manifestazione del Pd a Corviale
Rivediamo il servizio con le interviste del cronista segugio, , quello che insegue le persone e cerca in tutti i modi di strappar loro una battuta su un argomento che magari richiederebbe qualche minuto, mica tanto, se si trattasse di reale informazione non di pillole buttate li . Ma, come si dice , chi si accontenta gode. Il cronista chiede pareri sull’iniziativa del Pd e sulla presenza di Bersani a un tale che passa di lì e se la prende con il segretario del Pd . E’ uno che dichiara di votare per il nuovo partito di destra, quello che annovera fra i dirigenti il post fascista La Russa e la giovane Meloni, battagliera ex missina. Poi trova una anziana signora che sta camminando, non interessata alla manifestazione,e le chiede se sta bene a Corviale, lei risponde che certo, io me ne sto in casa”. Qualcuno voterebbe per Bersani ? Manco a dirlo. Poi riprende un battibecco fra il segretario del circolo del Pd e quello che vota per i post fascisti, e ripete fino alla noia, Bersani vada a parlare ai Parioli.Un altro dice che Bersani ha fatto male a venire a parlare di povertà. Lo sappiamo, afferma, perché ricordarcelo? Una ragazza che sta ai giardini è contenta perché ha la casa popolare e paga un affitto basso. Certo lei fa la massaggiatrice e il suo compagno è disoccupato. Ma perlomeno c’è la casa. Dove la trovo a un prezzo così basso a Roma?
Doverose le nostre scuse a Formigli
Il cronista segugio entra nel Centro Policulturale. Chiede ad alcuni che sono seduti in attesa che la manifestazione inizi se sono di Corviale, uno dice di abitare ad Albano. Si scopre così che ci sono degli estranei al quartiere. Già, è vero ce ne sono anche arrivati da Scampia , da Torino, da altre località per discutere di povertà Ed ecco le tre americane. Il cronista segugio mette in difficoltà il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli. Ma qui- gli fa notare- sono tutti vecchi. E che c’entrano le ragazzine made in Usa? E Miccoli che ne sa. Ma il cronista lo guarda male, doveva rispondergli, magari chiedere scusa.. La telecamera inquadra anziani seduti. E’ vero, a Corviale ce ne sono tanti, non è un quartiere giovane e sono venuti a prendere posto per stare seduti. Ci sono anche giovani mamme e giovani padri, con i bambini nei passeggini, altri bambini scorazzano e schiamazzano nel corridoio che porta alla sala. Ci sono i giovani, vengono anche intervistati, ma non compariranno nel servizio. Ci domandiamo mentre seguiamo il<servizio: possibile che quasi tutti gli intervistati ce l’abbiano con Bersani e Il Pd? L’intervento del segretario del Pd ha ricevuto tanti applausi. , li abbiamo sentiti con le nostre orecchie. Qualcuno, allora, c’era d’accordo con Bersani, Marino, Zingaretti, altri interventi che hanno parlato di “povertà”. Stante questo servizio con i fatti spazzzati via e sostituiti da interviste, Formigli non poteva che dire quello che ha detto.. Gli chideiamo di nuovo scusa Dimenticavamo: c’erano anche dei cani, tenuti a guinzaglio dai loro padroni. Perlomeno non si potrà dire che non c’era neppure un cane.