PD: LETTA, SI E’ DIMESSA INTERA SEGRETERIA, FAREMO CONGRESSO
Costituita associazione territoriale di Articolo21 a Campello sul Clitunno
Il partito del conflitto di interessi e del bavaglio è uno dei pochi veri vincitori di queste giornate
Napolitano: Siddi (Fnsi), garantisce coesione nazionale
Rodotà: “sono contento che il mio nome parli alla sinistra italiana”
Napolitano rieletto al Quirinale. Rodotà: “vicenda faticosa. Giusto discuterne ma riconoscere legittimità costituzionale”
Giorgio Napolitano ha superato il quorum dei 504 voti ed e’ stato rieletto presidente della Repubblica. Allo scattare del quorum un lunghissimo applauso dall’emiciclo, mentre a piazza di Montecitorio la piazza M5s ha cominciato a fischiare. (all’interno le prime reazioni – aggiornamenti in tempo reale)
Quirinale: Barca, incomprensibile che Pd non appoggi Rodotà
22-28 aprile – Entriamo nel solido segno del Toro, passionale, paziente, pigro
Coraggio
Non ho tradito la mia terra. Tradisce chi vota con Berlusconi
Rifondare la sinistra
Il PD immolato sull’amaro colle del Quirinale. Quando la “sinistra” si suicida
Quirinale Napolitano accetta reincarico
Dopo Marini anche Prodi immolato sull’altare di un partito suicida. Il nuovo inquilino del Colle non c’è!
Lucia Uva, Patrizia Aldrovandi, Ilaria Cucchi e le altre donne che non si arrendono
Lettera aperta al direttore Bruno Vespa: “Nessuno mi ha ceduto il posto”
Bersani si è dimesso
L’algebra vs. la politica
A questo punto non ci sono ragioni per dire No alla candidatura di Stefano Rodotà
Prodi non ce la fa. Articolo21 ribadisce il suo appello: Stefano Rodotà al Quirinale
Prodi al Quirinale, Rodotà a Palazzo Chigi
L’assemblea dei “Grandi elettori” del Pd ha deciso, alla unanimità, di candidare Romano Prodi. Noi che abbiamo sostenuto e sosteniamo Stefano Rodotà, ne prendiamo atto con amarezza e con soddisfazione. Con amarezza perché la scelta di non indicare un nome concordato con Berlusconi poteva e doveva essere fatta prima della vergognosa giornata di ieri. Con soddisfazione perché senza la campagna per Rodotà ed il coraggioso voto di 240 parlamentari, lo schema già deciso non sarebbe saltato, e per l’ennesima volta il conflitto di interessi avrebbe avuto la meglio sull’interesse generale.