“Senza la saggezza e la sensibilità delle donne, l’Italia non può uscire dalla crisi. La presenza delle donne è indispensabile alla crescita economica civile e sociale del paese. Siamo stanche di vederlo riconosciuto a parole, e poi negato nei fatti: come se l’emergenza cambiasse i problemi”. Come è potuto succedere che prima delle elezioni tutti i leader fossero d’accordo nel dire che il ruolo delle donne era centrale, e dopo le elezioni la palla sia passata ai soli leader maschi?” Così l’appello/petizione sul sito Change.org del Comitato Promotore “Se non ora quando”. Com’è possibile che in due commissioni di dieci componenti non si preveda la presenza di donne esperte ed autorevoli?
Dobbiamo dire forte e chiaro che per portare l’Italia fuori da questa situazione è necessario dare alle competenze delle donne il ruolo che meritano.
Vogliamo una legge elettorale di democrazia paritaria, vogliamo che i governi del futuro siano fatti di uomini e di donne. Vogliamo che la nostra nazione sia rappresentata a tutti i livelli, fino a quelli più elevati, della Presidenza del Consiglio e della Repubblica, da donne competenti e sagge. Non c’è più tempo per aspettare che qualcuno si ricordi delle donne, quando il peggio sarà passato.
Siamo la metà di questo Paese, è qui che viviamo, che lavoriamo, che curiamo, che costruiamo, che teniamo insieme.
Noi non ci siamo mai dimenticate del nostro Paese. Noi non vogliamo più essere dimenticate.
E’ per questo che ancora una volta, e forte, diciamo che senza le donne non si governa.
Se non ora, quando?