La pressione dell’opinione pubblica e del dissenso nel PD ha dato qualche frutto.
Niente Brunetta, Schifani o Gelmini e un governo – va riconosciuto – con novità e persino eccellenze.
Pericolo rientrato? Niente affatto.
Anzi; il governo Letta.serve a Berlusconi per studiare l’evoluzione della situazione e sfruttare l’effetto sorpresa non appena percepisse un pericolo o un vantaggio o entrambi.. E lo vedremo presto, con la prima sentenza di fine maggio che lo riguarda. Che lui attende con gli occhi fissi sui sondaggi già dalla definizione del programma, per vedere le reazioni dei suoi quando si deciderà di barattare il taglio dell’IMU con il taglio delle prestazioni sociali.
Insomma, non mi fido di Berlusconi, perché né Letta né Napolitano possono fermare il caimano di fronte a sentenze e sondaggi.
Se le sentenze dovessero andare male e i sondaggi bene, per rovesciare il tavolo gli basterà un improvviso colpo di coda..
E il caimano aprirebbe la sua campagna elettorale scivolando nel fiume proprio quando è pieno di ottimisti, che pensavano fosse tornato balneabile solo perché lui era fermo sulla riva.
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