BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

La fiera (feroce) della vanità

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Arrivano notizie agghiaccianti dagli Usa quanto a giovanissimi minorenni autori di stragi. Qualche giorno fa è toccato a lattanti di 4 anni che hanno potuto ammazzare l’uno il suo coetaneo, l’altro la moglie del vice sceriffo siccome che adulti genitori non mettono al sicuro le proprie armi da fuoco ottenute con la stessa facilità con cui il pizzaiolo si trova in possesso di pelati e mozzarelle. Quegli stessi genitori però si premuniscono con paraspigoli, stipi dotati di chiusure e prese protette a prova di lattanti e per l’asilo li forniscono di zainetti antiproiettile.

Sul pianeta tutto omicidi e lesioni gravi procurati da preadolescenti a danno di coetanei sono in aumento spaventoso Se stanno in gruppo amicale qualcuno riprende con il telefonino e poi se gli gira pubblica in web a che tutti possano ammirare le gesta dell’attore.

Due bambine italiane quindicenni si sono costituite sostenendo che avrebbero ammazzato un uomo per difendersi. L’esame autoptico ha già stabilito che la morte non è sopraggiunta per “cause naturali”. Gli inquirenti svilupperanno il tutto, traendo conclusioni per dimostrare, se del caso, colpe. Pare che le bambine si siano confidate con alcuni amici: «sembrava d’essere in videogame. Ci siamo sentite come l’eroe del gioco» e che siano stati quegli amici a consigliare loro di denunciarsi. Rendendo intervista a tv locale raccontano: «Le abbiamo viste alla stazione. Erano calme, sole, tranquille e senza soldi. Quasi ridendo, comunque tradendo nessuna emozione, ci hanno raccontato di aver ucciso un uomo, messo in moto la sua auto e di essere fuggite a 150 all’ora in autostrada».

A coloro che, umani adulti non necessariamente genitori e che non sono “persone informate sui fatti”, bensì giusto informati da gossip, vorremmo chiedere (li preghiamo proprio) di non sentirsi in diritto d’approfondire le informazioni che prima o dopo sfoceranno in un film, bensì (almeno tentare) a sentirsi in dovere d’agire con tutto quanto sta a loro perché i bambini e le bambine di tutto il mondo, se coinvolti negli orrori ed errori degli adulti, di questi non ne facciano vanità.


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