La carica dei 101

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Ci chiamano bugia nen, ma sono i nostri giovani torinesi a muoversi per primi. Nell’assemblea Pallacorda (dal nome della sala in cui nel 1789 i deputati francesi difesero la rivoluzione) circa 300 cuori determinati, senza padroni, padrini e guru, hanno occupato la sede del Pd. Ordine del giorno: “l’inciucio non deve passare!”. Bravi bocia! Opponetevi -con viva e vibrante soddisfazione!- alla banda degli inciucioni, tra cecchini, capponi e portatori di presa per il… cane. Scovateli voi quei 101 che nessuno a quanto pare si fila, che avrebbero votato mai un presidente (Prodi e Rodotà compresi) favorevole al cambiamento. Quel cambiamento che Bersani (veramente!) voleva conquistare non per sé, ma per il bene del Paese che lo chiede con forza e disperazione, non l’avremo. Così come non gliele abbiamo mai mandate a dire al momento di muovergli critiche, oggi a Bersani dobbiamo almeno un grazie prima di tutto perché è uomo onesto e immediatamente dopo perché se esiste (ancora) la speranza di coltivare quel minimo di condivisione, complicità, passione e tenerezza così ben descritto nella Sinistra di Norberto Bobbio, oggi lo dobbiamo senz’altro solo a lui. Per domani (se per la Sinistra avrà da esserci!) possiamo esclusivamente confidare nella speranza proliferante di quei circa 300 giovani (non anagrafici) cuori alla Pallacorda che, come me, vogliono ancora crederci.

Tutto il resto è palla e, molto probabilmente, corda per impiccare la Sinistra!


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