Non c’è persona più pericolosa di chi senta di non aver più nulla da perdere.
Come il disoccupato calabrese che ha sparato a due carabinieri.
Nessuna assoluzione “sociale” per lui, ma questo gesto estremo deve almeno farci ricordare che la mancanza di speranza è criminogena. E quindi la politica ha come primo obiettivo quello di ricostruire percorsi di speranza, soprattutto per gli ultimi.
La parità di bilancio non può realizzarsi sulla disparità di dignità.
Disinnescare la disperazione è urgente. Prima che nuova povertà e solitudine trasformino chi non ha nulla da perdere in un kamikaze. Che cerca il gesto estremo, perché non sopporta più una sofferenza estrema.