“Haiti oggi” è un corto-reportage del Paese che esiste un solo giorno l’anno. Di Haiti infatti si sente parlare esclusivamente nell’anniversario del terremoto, poi torna il buio. Questo è un racconto di immagini ed emozioni fatto in solitaria a bordo di un autobus partito da Santo Domingo destinazione Port au Prince. Una fotocamera digitale per immortalare la quotidianità vissuta tra le stesse macerie del gennaio 2010. Montagne di rifiuti e monumenti sopravvissuti al sisma ma travolti dalle tendopoli.
In un luogo tanto povero quanto fiero, colpisce la lastra di marmo nero sulla quale sono incisi articoli della Costituzione.
Ma il cortometraggio “Haiti oggi” è anche bellezza. A cominciare dai sorrisi dei bambini, dalla loro innata musicalità, da un albero cresciuto ostinatamente tra pezzi di cemento nella terra della “speranza” della comunità dei frati francescani di Saint Alexandre e dove nascerà una scuola.
Solo immagini, musica e qualche didascalia.
Perché tutti noi dovremmo imparare un po’ a tacere per vedere, ascoltare, sentire…
Questo reportage sia pur con tutte le sue imperfezioni ha una grande anima composta dalle singole anime di tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione. “Perché ogni tanto si fanno le cose perché si sente che sono da fare” come disse Stefano Marchi, collega precario di Milano che si è occupato del montaggio delle immagini per le quali il maestro Paolo Fresu ha pensato le musiche dei 13 minuti di “Haiti oggi” ospitato nella “casa” di Articolo21.
Grazie e buona visione a tutti.