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Grillo e i suoi “cittadini. Una giornata indecente, con finto depistaggio

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Da oggi non parleremo più delle mirabolanti imprese di Grillo e dei suoi accoliti. Daremo solo notizie ufficiali,comunicati o cose simili se saranno in grado e vorranno fornirli ai media. Credevamo che la decenza anche per deputati e senatori della Repubblica italiana, nata dall’ antifascismo e dalla Resistenza avesse dei limiti. Ci sbagliavamo. Per questi “ cittadini” non esiste limite alcuno. Non ci sono aggettivi per qualificare lo spettacolo che si è svolto nelle strade della capitale e poi in un ristorante romano. Appuntamento a Piazzale Flaminio, dove c’erano in attesa i pullman per la gita. Come se fosse una gita scolastica. Tutti in ordine, bocche chiuse, località ignote per farsi fustigare dal gran capo. Niente streaming, niente giornalisti. Ma il capobanda è un furbastro di quattro cotte. Ha  messo in giro la voce che la riunione dei suoi “ cittadini” si sarebbe svolta in una località segreta. Che è come  un invito a scoprire la località segreta. E i giornalisti, come allocchi, ci sono cascati. Qualcuno ha sussurrato che l’appuntamento dei cittadini grillini era a Piazzale Flaminio e gli allocchi giornalisti là si sono precipitati. C’erano gli autisti i quali avevano la consegna: bocche chiuse. Del resto neppure loro sapevano dove erano diretti. Cisì raccontano, ma non ci crediamo. Non facciamo parte degli allocchi. Alla fine si parte. Nessuno parla. I “ cittadini” vengono imbarcati. Ora più che una gita scolastica ci pare un trasferimento verso qualche carcere. Alle ore 10,30, raccontano le cronache con abbondanza di particolari una parte della delegazione grillina sale su un primo pullman. L’attento giornalista vede che i “ cittadini “ sono muniti di trolley, hanno treni ed aerei prenotati, come qualcuno di loro si lascia sfuggire. E’ un segnale che la riunione su svolgerà< non lontano da Roma, in tempo per tornare alle città di origine. Continuano a non parlare., Qualcuno prova a depistare, una parte dei parlamentari,, si dice, è già andata all’Aquila. Poi il primo pullman si mette in moto.  Dietro ol corteo dei giornalisti allocchi. Si prova ancora un depistaggio, in realtà Grillo si diverte un mondo.

Il luogo segreto ,un  ristorante a Tragliata,Fiumicino
Il depistaggio è organizzato in modo tale da prendere per i fondelli i giornalisti, tutti frementi , angosciati per non riuscire a scoprire dove il comico genovese li conduca a spasso.il primo pullman-raccontyano le cronache-percorre la Cassia Bis in direzione nord, poi il tragitto diventa confuso. Si imbocca prima la tangenziale, poi la Salaria, poi il raccordo direzione Firenze. Durante una sosta all’area di servizio Salaria Est, dopo il caffè, il pullman riparte senza il deputato siciliano Francesco D’Uva, raccolto poi da un terzo pulmino. Riprende la corsa: di nuovo Salaria direzione Roma, ancora il Gra direzione aeroporti, infine Cassia Bis direzione Nord, quindi direzione Cesano, con la stampa sempre alle calcagna. Nel frattempo, il secondo pullman ha preso l’Aurelia in direzione Civitavecchia Alla fine si arriva ad una tenuta ,”Villa Valente, ristorante La Quiete”, in località Tragliata, frazione di Fiumicino. Senza tanti giri per arrivarci bastava, da Piazzale Flaminio, percorrere il lungo Tevere vero l’Aurelia e poi il raccordo per Fiumicino. I  giornalisti sono bloccati all’ingresso del casale. Un muretto basso consente di vedere quanto accade. Grillo si affaccia, in giubbotto di pelle nera e camicia a scacchi, saluta calorosamente i suoi ma si tiene lontano dalla stampa.. Raccontano le cronache  dei giornalisti che hanno inseguito i “ cittadini” del M5S che la presa in giro è doppia. Il capogruppo al Senato, Vito Crimi, in attesa che partissero i pullman aveva detto: “È imbarazzante non riuscire a fare quattro chiacchiere in tranquillità con un gruppo di persone. Quando ci sono stati incontri politici non ci siamo mai sottratti alla stampa. Questo non è il momento politico che vi aspettate”. “Andiamo a passare una giornata in allegria, né più né meno – aveva proseguito -. Due chiacchiere poi torniamo a casa. Gli autobus li paghiamo noi, 10 euro per l’autobus più una cifra variabile tra i 18 e 20 euro per il pranzo”.  E poi una gran leccata :”Grillo? Non sbaglia mai, è lungimirante” E voi giornalisti che avete montato il dissenso, avete detto che Grillo veniva per rimettere le cose a posto, la fronda, tutte balle, una giornata in allegria. E siccome vogliono stare in allegria fuori i giornalisti dal ristorante, possono styare dietro un reticolato,quasi come in un campo di concentramento.

I giornalisti  tenuti a distanza dietro un reticolato
Paccheri e funghi porcini per i “ cittadini” grillini. Per i giornalisti un panino al prosciutto e una bottiglietta d’acqua al costo di  5 euro passati attraverso il reticolato.  Si fa filtrare anche  qualche dichiarazione di Grillo,che ammette il dissenso , la libertà di opinione la garantisca la Costituzione,ma ribadisce che nel M5S non è ammesso. Poi fa sapere che già da un mese Pd e Pdl hanno fatto l’inciucio e che,nel caso,l “ la gente che è stufa prenderà i bastoni a tutto vantaggio del M5S” E poi in puro stile setta segreta consiglia ai “ cittadini” mettendoli in guardia dai partiti e dall’uso di internet. “Non pubblicate sui social network cose della vostra vita privata- dice- ma solo dell’attività parlamentare. Abbiamo a che fare con gente incredibile: fanno dossier di tutti i tipi”,.Insomma ora proibisce anche il web. Solo lui e Casaleggio sono i padroni del vapore.  I domandiamo: tutto questo ha qualcosa a che fare con l’informazione? E’ scritto nelle regole della professione giornalistica che si deve raccontare il corteo dei grillini, i loro  pasti, le riunioni segrete? Che  ci si deve far passare un panino attraverso un reticolato.?Crediamo di no. 


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