I Tg di martedì 30 aprile – Per sfuggire alle beghe interne, nel giorno della fiducia anche del Senato, Enrico Letta è andato in Germania, a colloquio con Angela Merkel. Meglio l’Europa, nella quale il problema è “solo” il braccio di ferro tra rigore e sviluppo. Da noi, invece, a poche ore dalla “musica per le orecchie” di Alfano e del patronage – fin troppo espansivo – di Berlusconi sul neonato governo, regna la confusione. La pietra dello scandalo è l’imu, “la più odiata dagli italiani” anche grazie alla propaganda del Pdl. Apertura per Tg4, Studio Aperto e Tg La 7, ma titoli per tutti. “Le parole sono importanti”, recitava Nanni Moretti, ma nella politica italiana e per la sua ancella – l’informazione – valgono quello che valgono. Per questo, forse, le parole di ieri di Letta sulla “sospensione” della prima rata dell’imu erano già divenute certezza di abrogazione per Brunetta, mentre sono divenute ipostasi negativa per la navigazione dell’esecutivo per bocca dello stesso Berlusconi, oggi più di lotta che di governo. Il capolavoro lo compie Tg 4 che in un servizio accredita l’abolizione allo stesso Letta, addebitando i dubbi alle fronde del Pd, ed in quello successivo dice l’esatto contrario, motivando l’insoddisfazione del Pdl verso il neo-premier. Intanto, per non sapere né leggere né scrivere, i Tg Mediaset dimenticano di citare le critiche dei sindacati (presenti sugli altri) all’ipotesi di abrogazione…
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