Spettacolo avvilente. Giornalisti assatanati che in preda ad una specie di delirium tremens si aggirano fra i tanti che partecipano alla iniziativa del Pd, la lotta contro la povertà. Parlano Gad Lerner che racconta le tante povertà del nostro Paese, dati alla mano. Introduce un lungo “racconto”, storie di degrado,di quartieri come Scampia, storie di lotte in diverse cuttà oer il riscatto dell’ambiente. Iignazio Marino candidato a sindaco di Roma e Nicola Zingaretti ,presidente della regione Lazio, annunciano un “ patto di governo” fra due realtà che devono integrarsi, Pierluigi Bersani chiude la manifestazione, la linea che il Pd porta avanti in questa fase difficile e che il segretario espone trova larghi consensi. E’ accolta da applausi, anche in segno di affetto e non solo di consenso. Corviale, un quartiere di Roma, di cui le cronache si sono molto occupate, il degrado, la voglia di rinascere, il “serpentone”, un edificio che doveva essere un modello di architettura, sempre molto contestato, vive una straordinaria mattina di politica, cultura, partecipazione.
Una folla di cronisti assatanati alla manifestazione del Pd
Una folla di cronisti, di telecamere , invade il Centro policulturale, una “perla” sorta nel quartiere per iniziativa dei cittadini. Interessa tutto quanto sta avvenendo ai cronisti assatanati. Proprio per niente. I giornalisti, per modo di dire, seguono un percorso che niente ha a che vedere con quanto avviene all’interno del Centro, nel teatro, e fuori, all’ingresso occupato dalla folla che staziona anche per strada. Ma che fanno? Adocchiano la preda, la persona da intervistare. Si preferiscono le persone anziane, pensionati,quelle dall’aria più dimessa. Più che far parlare loro disquisisce il giornalista. Spiega quale è la situazione del Paese,e poi alla fine un meglio Bersani o Renzi, siate d’accordo o no per il governo che veda insieme il Pd e Berlusconi, pensate che vi sarà una scissione nel Pd e via di seguito. Delle lunghe conversazioni, vedremo poi le immagini nei servizi dedicati dalle tv, si riportano solo delle pillole, quelle che fanno gioco al giornalista il quale ha una sua opinione e cerca un avallo nell’intervista. Abbiamo assistito ad una intervista durata più di cinque minuti. Sono andati in onda 18 secondi su La 7. Già la rete, di recente passata nelle mani di Cairo, un editore che si è detto vicino a Berlusconi, di cui è stato anche dipendente, aveva perlomeno tre inviati. Sono quelli che abbiamo contato noi. Due hanno provato ad intervistarci… Intanto il direttore della testata o chi per lui dovrebbe spiegare che il giornalista ha l’obbligo di dire chi è e per quale testata lavora. Cosa ignorata e quando glielo chiedi ti guardano come se tu fossi un marziano. Ma come, noi siamo la tv pensa al privilegio di essere intervistato, di vedere il tuo viso, di ascoltare le tue parole. Arroganza di una categoria che si crede l’ombelico del mondo.
A caccia di interviste ignorando l’ iniziativa contro la povertà
Allora andiamo a rivedere qualche immagine e guardando “ In Onda”, la casa madre dei tre giornalisti assatanati, quelli che da una pillola di informazione ti fanno vedere l’universo mondo, comprendiamo perché questa “ calata”. Corrado Formigli, il conduttore di Piazza Pulita ,ospite di Luca Telese e Nicola Porro, sulla base delle interviste e delle riprese televisive, annuncia che nella sua trasmissione ne farà vedere delle belle e pur di attaccare Bersani, il che non fa neppure più notizia, trova il modo di dire un sacco di sciocchezze. Cosa cui incorre in questi ultimi tempi e non da lui, ottimo professionista. Annuncia che l’iniziativa contro la povertà non aveva senso proprio mentre Berlusconi a Bari apriva la campagna elettorale. Ancora una volta, dice il Formigli, ha vinto il cavaliere. Pare che in questi Paese non si possa far altro che comizi. Una manifestazione in cui si discute , si portano idee, si parla del problema numero uno di una società che voglia dirsi civile, la lotta alla povertà, a Formigli non sta bene e dice anche basta con la presenza dei pensionati portati dalla Cgil per fare folla. Quasi che tutti i presenti fossero vecchi bacucchi. C’erano persino coppie con i bambini nel passeggino, altri piccoli che scorazzavano qua e là. Ma le telecamere hanno rigorosamente evitato di far vedere i giovani e di intervistarli.
La storia del “ serpentone “ e la lotta contro il degrado
Davvero c’è da rimanere basiti. Se Formigli avesse ascoltato le parole di Gad Lerner, suo collega a La 7 e, forse capiva il valore e il significato della iniziativa del Pd. Ma è voluto andare più in là ed ha anche criticato aspramente la scelta di Corviale che “ non un è luogo di povertà”. La gente vive nelle case popolari, abbastanza grandi, un bel quartiere, quasi un quartiere di benestanti. Ma dove vive Formigli? Ricordiamo noi cosa ha rappresentato Corviale, da più di trenta anni, nella vita della Capitale. Nasce su progetto dell’architetto Fiorentini che poi si suiciderà. Prende idee da Le Corbusier, dalla “ città ideale”. Un quartiere in unico edificio, un “serpentone “ appunto, lungo un chilometro,ottomila metri cubi, vi abitano 1200 famiglie regolari e 120 abusive. Alemanno e Polverini volevano abbatterlo, poi grazie alle lotte dei cittadini, arriva un progetto di risanamento, ma i finanziamenti sono bloccati. Nell’arcvo degli anni si sono staccati pannelli , fili elettrici tagliati,scale fatiscenti, cunicoli, angoli scuri, ascensori che non funzionano, anziani che abitano al quarto piano non possono uscire, non ce la fanno a fare le scale, vandalismi, degrado, illegalità. La malavita prende possesso del quartiere.. La situazione, ripetiamo, migliora per il lavoro, le iniziative dei cittadini, del loro comitato. Al collega suggeriamo una cosa banale: la povertà non solo il fatto che ci sia tanta gente che non arriva alla fine del mese, tanta che non sa neppure come cominciarlo. E’ qualcosa di più, il degrado, l’abbandono, las desertificazione. Lo stesso Telese si èp sentito in dovere di precisare che Corviale non è proprio un’isola felice. Aggiungendo però a proposito della manifestazione del Pd “ basta con le sfilate di notabili”: Una sciocchezza che si è aggiunta quelle di Formigli.