“Serve una riforma di settore e servono anche delle risorse essenziali”, non molte, 30 milioni per almeno 3 anni di seguito”.
Franco Siddi, segretario Fnsi ne ha parlato a Bari a margine dell’Assemblea degli iscritti all’Assostampa di Puglia sottolineando la necessita di risorse
che accompagnino “il processo di trasformazione industriale verso la multimedialità e la crossmedialità, e che aiutino il sistema a ricomporre
le tessere di un mosaico che oggi è devastato: il mosaico di un’informazione apparentemente molto ricca, disponibile in grandissima quantità, ma caotica”.
“Oggi più di ieri – ha rilevato – c’é bisogno di giornalisti al lavoro e in condizioni degne: serve il contratto di lavoro per il quale abbiamo lanciato la sfida agli editori che devono cogliere questa opportunità nel tempo della crisi come opportunità regolatrice”.
“Serve – ha ribadito – un intervento pubblico di garanzia con un fondo dell’editoria nuovo e gestito in forma indipendente, verso il pluralismo
ma anche verso un’occupazione qualificata”. E serve, ha aggiunto, “un nuovo welfare per il settore, che va fatto tutti insieme: giornalisti, editori, Stato. Se una sola di queste parti si sottrae è evidente che avremo un problema sul lavoro enorme, ma avremo un problema di democrazia più grave”. “Sia ben chiaro – ha concluso – i giornali senza giornalisti non si possono fare e, quindi, i piani di ristrutturazione in corso devono avere un limite. Ma perché i giornali possano reggere, sia i vecchi che i new media con un apparato organizzativo di professionisti all’altezza della situazione, è necessario cambiare passo”.