“Ma che sta succedendo con l’elezione del Presidente?” La mia amica ottantenne, ex professoressa di chimica, è ricoverata al Don Gnocchi per il suo femore e appena mi vede entrare, neanche mi saluta, ma vuole subito capire. Dico che hanno rieletto Napolitano. Mentre cerco parole chiare, l’anziana degente del letto di fronte spegne la radiolina, un’altra si avvicina con la sua sedia a rotelle e quella del letto accanto lascia cadere rivista ed occhiali e si gira verso di me.
Il PD avrebbe potuto votare insieme ai deputati grillini un candidato valido, ma Grillo li ha talmente umiliati, che alla fine non se n’è fatto niente e allora tutti sono andati a chiedere a Napolitano di ritornare.
“Allora – chiede la mia amica – il PD torna a fare il governo con Berlusconi?”
Sì, ma quelli del PD dicono di no, perché secondo loro nessun partito si allea con gli altri, ma tutti ubbidiscono al programma del Presidente, che adesso è più forte del Parlamento e dei partiti messi insieme. E lunedì il Presidente detterà le sue condizioni: prendere o lasciare.
“Ma come fa il PD a mettersi ancora con Berlusconi? Possibile che sono così stupidi da non capire che li fregherà nuovamente? Io gli stupidi non li voto più”
Mi viene da fare un sospiro lungo e silenzioso, nell’odore strano di formaggini e pannoloni.
La signora riaccende la sua radiolina, l’altra riprende a leggere, quella sulla sedia a rotelle si gira e si spinge verso il corridoio.
Il mio comizio è finito.
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