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“Chiediamo gli stati generali dell’informazione precaria”

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“Sono quasi 300 le adesioni, a titolo individuale e collettivo, raccolte in pochi giorni da tutta Italia sull’appello per la convocazione degli Stati generali dell’informazione precaria: per un luogo di confronto sulle condizioni di sfruttamento di migliaia di giornalisti freelance e precari, non più solo giovani ma anche ultracinquantenni. E per stringere un patto contro la crescente precarizzazione senza diritti del lavoro giornalistico, che sta mettendo in crisi l’intera categoria”. Così scrive in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook il gruppo dei “Giornalisti freelance” (www.facebook.con/giornalistifreelance).

L’appello fa seguito alla proposta avanzata dalla Commissione ed Assemblea nazionale lavoro autonomo della Federazione Nazionale della Stampa Italia, il sindacato dei giornalisti, ed è stato promosso qualche giorno fa da un gruppo di freelance. Il documento ha raccolto in breve adesioni trasversali in tutta la categoria: dalla base ai vertici, tra freelance, precari, dipendenti e pensionati, ottenendo riscontri anche in Parlamento, dalla deputata di Sel Ileana Piazzoni.

Tra i temi di confronto proposti: realtà e prospettive del lavoro autonomo e precario, legge sull’equo compenso e Carta deontologica di Firenze per il rispetto dei diritti, nuove tutele per il lavoro autonomo e parasubordinato nel nuovo contratto nazionale di categoria (per il quale si è aperta nei giorni scorsi la trattativa con la Fieg), formazione ed aggiornamento professionale e un nuovo sistema di welfare per autonomi e parasubordinati.

Tra i firmatari, oltre a vari freelance (molti dei quali con incarichi di responsabilità, come direttori responsabili, corrispondenti di testate nazionali, addetti stampa privati e pubblici), coordinamenti di base di giornalisti precari e dirigenti nazionali e regionali della categoria.

L’appello chiede la convocazione urgente da parte della Fnsi degli Stati generali dell’informazione precaria, e la promozione di un dibattito dentro la categoria e in tutte le sedi, a iniziare dal prossimo Festival Internazionale del Giornalismo, in programma da 24 al 28 aprile a Perugia.

L’appello, con tutte le adesioni e motivazioni pervenute, sono visibili sulla pagina Facebook “Giornalisti freelance” (www.facebook.con/giornalistifreelance). Sottoscrizioni via mail all’indirizzo giornalistifreelance@gmail.com

Fra le molte adesioni pervenute all’appello, da segnalare consiglieri e dirigenti nazionali della Fnsi, dell’Ordine dei giornalisti e dell’Inpgi. Più in particolare: il Presidente e il Segretario nazionali dell’Ordine, Enzo Iacopino e Giancarlo Ghirra, e il coordinatore dell’Osservatorio sul precariato dell’Ordine, Fabrizio Morviducci. Il Vicepresidente vicario dell’Inpgi, Paolo Serventi Longhi, e i membri del consiglio di amministrazione e della gestione separata, Massimo Marciano e Stefania Di Mitrio. Componenti della Giunta esecutiva della Fnsi (Leyla Manunza, Paola Vescovi, Camillo Galba e Fabio Morabito), vari dirigenti regionali del sindacato dei giornalisti, tra i quali i segretari o presidenti di Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Umbria (Muscatello, Martegani, Comazzi, Butturini, Bersani, Ciampi, Cicci) e il presidente dell’Ordine della Campania (Lucarelli).

Tra i sottoscrittori pensionati figurano Antonio de Vito, vicepresidente vicario dell’Unione nazionale giornalisti pensionati, e Luciano Ceschia, già per un decennio segretario generale della Fnsi negli anni ’70.

Varie anche le adesioni tra contrattualizzati, giornalisti Rai, e membri di comitati di redazione, e tra i movimenti di base dei precari di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Abruzzo, Molise e Puglia.

Tra i firmatari anche Giovanni Tizian, il giovane giornalista del gruppo Espresso (e fino a pochi mesi fa precario), messo sotto scorta per le sue scomode inchieste sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Nord Italia. E Stefano Corradino, direttore di Articolo 21, testata web dell’omonima associazione, che nei mesi scorsi supportarono una campagna e l’appello della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi per l’approvazione della legge sull’equo compenso per i giornalisti non dipendenti.

Da segnalare infine l’adesione della deputata di Sel, Ileana Piazzoni, che si è impegnata affinchè “vengano messe in atto misure urgenti per arginare la deriva della categoria di fronte ad una crisi che non ha precedenti” e per creare un gruppo di lavoro sul tema del precariato giornalistico.


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