” …Insieme con Bella Ciao rappresenta una delle canzoni più significative della Resistenza italiana..”, così Wikipedia sintetizza la storia di “Fischia il Vento“, canzone partigiana composta dalla medaglia d’oro Felice Cascione, ammazzato dai nazifascisti nel marzo del 1944. Quel canto nacque in Liguria, diventò una delle colonne sonore di chi contrastava le camice nere in Italia, ad Imperia, nelle zone vicine, anche ad Alassio.
Quelle note che accompagnarono la liberazione di quelle terre, e non solo, davano già allora fastidio ai fascisti e ai loro sgherri, e danno fastidio ancora oggi, dal momento che ad Alassio (vedi la puntuale ricostruzione del Fatto) il commissario che regge il Comune avrebbe notificato all’Anpi il non gradimento per un canto ” Troppo divisivo” , forse in omaggio ad una delle parole più in voga del momento.
Come avrebbe potuto essere “inclusivo” un canto partigiano?
Chi avrebbe dovuto includere camice brune e camice nere?
Perché mai dovrebbe essere “divisivo” un canto antifascista, forse la nostra Costituzione e già stata cambiata, forse è diventata a-fascista?
Chi potrebbe offendersi, forse quel cavaliere che presto dovrà sostenere il governo e che ha più volte citato Mussolini come uno statista che “ha fatto tante cose buone”?
Sia come sia non si può tollerare che un sindaco o un commissario, di qualsiasi colore, si permetta di indicare l’elenco delle canzoni partigiane gradite o sgradite, e magari un prefetto avrebbe anche il dovere di alzare la voce e di farsi a sentire.
In ogni caso chiunque si trovi a passare per Alassio si fermi per qualche secondo e provi ad intonare “fischia il vento” e per aiutarlo ci permettiamo di ripubblicare il testo di questo inno cantato dai partigiani e odiato dai censori di ieri e di oggi.
Fischia il vento è infuria la bufera scarpe rotte e pur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir
…a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir
Ogni contrada è patria del ribelle ogni donna a lui dona un sospir nella notte lo guidano le stelle forte il cuor e il braccio nel colpir
…nella notte lo guidano le stelle forte il cuor e il braccio nel colpir
se ci coglie la crudele morte dura vendetta sarà del partigian ormai sicura è la dura sorte del fascista vile e traditor
…ormai sicura è la dura sorte del fascista vile e traditor
Cessa il vento e calma è la bufera torna a casa il fiero partigian sventolando la rossa sua bandiera vittoriosi, e alfin liberi siam!
…sventolando la rossa sua bandiera vittoriosi, e alfin liberi siam! Fischia il vento è infuria la bufera scarpe rotte e pur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir
…a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir.
da “Il Fatto Quotidiano”