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Articolo21 sbarca in Africa. Nasce a Nairobi la prima associazione territoriale estera. Per osservare il mondo da ogni angolazione

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“Un fattore  importante è l’immagine che i mass media danno dell’Africa. Apri un giornale in qualsiasi paese occidentale e ti rendi conto che sappiamo tutti come muoiono gli africani, ma molto raramente sappiamo come vivono” afferma lo scrittore svedese Henning Mankell, noto in tutto il mondo per i suoi romanzi polizieschi. Ancora oggi non assistiamo ad una inversione di tendenza nonostante che l’Africa stia acquistando sempre un maggior peso economico nello scacchiere internazionale. Basti pensare che il Sudafrica è una delle cinque locomotrici del Brics che riunisce le economie emergenti nel mondo. Ma il continente nero è anche il terreno di conquista della Cina che qui sta facendo enormi investimenti in tutti i campi (compreso quello dei mass media) per assicurarsi materie prime, fonti energetiche ma anche cibo per non fermare la corsa verso il primato. Se l’asse dello sviluppo si sta inesorabilmente spostando dall’occidente all’oriente, l’Africa sta dando un notevole contributo alla corsa di Cina e India: proprio grazie alle sue enorme potenzialità CinIndia taglierà il traguardo più velocemente. La Cctv (la televisione pubblica cinese, il network televisivo più grande del mondo con i suoi 71 uffici di corrispondenza sparsi per il pianeta)  ha aperto aNairobi (Kenya) il desk centrale dell’Africa, dove ci sono uno o più corrispondenti in ognuno dei 54 stati che formano l’Africa. Quotidianamente la tv cinese produce due telegiornali di un’ora ciascuno in lingua inglese rivolti agli africani. Cronaca, politica, ma anche tantissima economia con attenzione all’andamento delle borse ed alle occasioni di investimenti. Fino a 10 anni fa anche i cinesi erano convinti che l’Africa fosse quel continente arretrato illustrato dai media occidentali e se ne tenevano alla larga. Oggi la Cina è il primo o secondo partner economico di ciascuna delle 54 nazioni, dove l’immigrazione da Pechino continua senza sosta.

L’Africa cresce e cambia alla velocità della luce e l’occidente non riesce a fermare un solo fotogramma di questa crescita in tempo reale. Qui più che altrove sono evidenti i segni della rivoluzione tecnologica, di internet e della telefonia mobile che negli ultimi anni sta attraversando come uno tsunami pacifico la vita dei suoi abitanti. Resta ovviamente anche il continente dove la ingiusta redistribuzione della ricchezza genera violenza, guerre. Ma se c’è un futuro possibile per il mondo passa proprio dall’Africa. Per questo abbiamo deciso di far nascere a Nairobi un’associazione territoriale di Articolo 21 per illuminare e dare visibilità agli avvenimenti di attualità di questo continente, soprattutto quelli che avranno un impatto forte sulle nostre società culture ed economie Europee.

Promotore sono Enzo Nucci della Radio Televisione Italiana (RAI) e Vincenzo Cavallo della Cultural Video Foundation (CVF). Il primo da anni in Africa come corrispondente, il secondo come ricercatore, produttore e regista di serie televisive e di documentari per il mercato locale ed internazionale. La nuova associazione territoriale di Articolo 21 intende dunque integrare questi due approcci, il primo giornalistico ed il secondo accademico, per riflettere con maggiore profondità sulle questioni di rilevanza internazionale che stanno cambiando l’Africa, con particolare attenzione non solo alla sfera politica ed economica ma anche e soprattutto a quello che riguarda la sfera culturale: cinema, musica, letteratura, arte e spettacolo.


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