di Nadia Redoglia
Un venerdì dell’anno 2013 ha inaugurato la 17esima legislatura. Per gli occhiali neri, tipico accessorio iettatorio, s’ha da far riferimento al leader detenuto (pardon, ricoverato) al San Raffaele. A presiedere la camera l’on. Leone. Roba che avrebbe indotto l’omonimo, buonanima, allorché presidente della Repubblica fu scoperto dalla nazione a gesticolare scaramantiche corna, a rinchiudersi nelle sue stanze per tutta la giornata anche perché dopo il 13/13/13 da fumata bianca papale, il poveruomo non avrebbe retto.
Erano altri tempi ancora legati alla (cara) vecchia smorfia del lotto dettata dai nonni che accorrevano nei nostri sogni. Ora che ci siamo evoluti passando direttamente agli incubi diurni delle slot direttamente in vena, all’esoterica combinazione dei numeri che portava sfiga non ci facciamo più caso.
I numeri oggi ci vengono sbattuti in faccia direttamente dalla realtà e non servono per farci vincere, ma al più per farci perdere. S’è partiti da quelli collezionati dal ricoverato e per circa 20anni impostici per il bene della nazione da lui impersonata affinché il resto del mondo potesse usarci come fonte di scherno e, passando per numeri inventati di sana pianta, s’è arrivati a quelli usciti di recente (nell’ombra dei cipressi) da dentro l’urne che ci stanno aumentando i punti spread e dilapidando quelli PIL e di governo.
Dopo lo sfogo italico nel bene e nel male, arrivò la sfiga, con sempre meno possibilità di riuscire a sfangarla. A questo punto avremmo solo bisogno di qualcuno che possedesse, sul serio, pochi ma buoni numeri e che, per carità, non ce li passi!